Assoprevidenza: Italia può diventare un modello europeo di “Silver economy”
In Italia, il Paese più anziano d’Europa, ci sono tutte le condizioni per sviluppare una “silver economy” che trasformi l’invecchiamento della popolazione in un’opportunità di crescita economica. Una prospettiva di cui si è discusso oggi a Roma durante il workshop “Silver economy: l’invecchiamento come risorsa”, organizzato da Assoprevidenza in collaborazione con Itinerari Previdenziali. E già oggi l’impatto della “silver economy” in termini di prodotto interno lordo è stimato per l’Italia intorno a 620 miliardi di euro.
Nel corso del workshop gli esperti si sono soffermati sulla situazione attuale, ma hanno anche messo a fuoco le tendenze e le prospettive per l’implementazione di una via italiana alla silver economy che coinvolga settori come sanità, industria farmaceutica e biomedicale, edilizia, tecnologia, trasporti, industria culturale e del tempo libero.
“L’Italia ‐ sostiene Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza ‐ può diventare per gli altri Paesi che invecchiano un modello di iniziative e di soluzioni, un vero e proprio benchmark europeo sul quale misurare l’efficacia degli investimenti in prodotti e servizi innovativi pensati per le esigenze degli individui che hanno più di 50 anni. In questo può anche divenire un polo di attrazione per molti anziani di altri Paesi dell’Unione”.
L’identikit degli over 65
Le fasce più anziane della popolazione godono di redditi mediamente più alti e dei maggiori patrimoni. Tra i 55 e i 64 anni il 40% delle famiglie dispongono di una ricchezza netta superiore a 250 mila euro, percentuale che resta superiore al 30% per le famiglie i cui componenti hanno da 65 anni in su. Dalle ricerche presentate al workshop di Assoprevidenza, realizzato anche con il contributo di Korian, è emerso un identikit dell’italiano over 65: vive in una casa di proprietà, i mezzi e il tempo di cui dispone gli consentono di aiutare economicamente i familiari (30% dei casi), di avere una vita sociale più ricca frequentando più spesso gli amici, di fare sport (il 14,4% tra i 65 e i 74 anni) e fare vacanze. Le attività di volontariato risultano in crescita. I consumi restano più alti della media per casa, salute e alimentari, ma rispetto a dieci anni fa gli anziani spendono di più per Internet (utilizzato da quasi il 30% dei 64‐74enni), per attività culturali (teatro, cinema e musei) e per la pratica sportiva.