Turismo: Pasqua sotto le attese, presenze previste in calo per prima volta dopo due anni
Se il 2017 si era chiuso, per il turismo italiano, con risultati record, il 2018 parte con un altro ritmo. E dopo un primo trimestre positivo ma sotto le attese (+0,9% presenze), per le festività di Pasqua le previsioni sono, per la prima volta in due anni, negative: le presenze complessive dovrebbero attestarsi sui 4,8 milioni, con un calo dell’1,2% rispetto alla Pasqua del 2017. A pesare, nel confronto con le scorse feste pasquali, è soprattutto il calo dei turisti italiani. Questi i risultati emersi dall’indagine di Assoturismo-Confesercenti e Centro Studi Turistici.
Secondo la ricerca, i viaggi avranno una durata breve di 2-3 giorni e i fatturati delle imprese sono stimati in calo. La flessione stimata delle presenze e degli arrivi è dovuta soprattutto al calo dei pernottamenti di turisti italiani (-2,2%), mentre il flusso degli stranieri dovrebbe attestarsi su valori di stabilità (-0,2%). Le presenze si concentreranno soprattutto nel sistema alberghiero (3,7 milioni). In generale dall’indagine emerge una festività senza pienoni e all’insegna del mordi e fuggi. Ad eccezione del Nord Ovest e del Sud-Isole, per le quali si stimano valori di stabilità, le altre due macro aere segnano flessioni dell’1,9%. Un dato particolare si rileva solo per le regioni del Sud-Isole, dove le imprese hanno indicato un incremento della domanda estera stimato al +3,1%.
Un andamento abbastanza disomogeneo è atteso anche per le diverse destinazioni. I laghi e le località marine registreranno rispettivamente flessioni del 3,5% e 3,8% e a mancare saranno essenzialmente i turisti italiani. Resiste il mercato verso le città d’arte e le località di montagna, grazie soprattutto ai turisti provenienti da oltre confine. Anche l’offerta termale e della campagna-collina saranno condizionate dall’andamento congiunturale del periodo. Per gli arrivi dall’estero è stato segnalato un aumento dei turisti provenienti dalla Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Francia e dai Paesi dell’Est. Un trend di stabilità o di leggero calo è atteso per le provenienze dalla Gran Bretagna, Usa, Russia, Spagna e Cina.