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Milano maglia nera in Europa, bancari sotto pressione

Pubblicato 26 Marzo 2018 Aggiornato 30 Maggio 2022 14:28

Partite positive in scia dell’allentamento delle tensioni commerciali, le borse europee hanno perso terreno nel pomeriggio dopo la notizia dell’espulsione di diplomatici russi da Stati Uniti e Paesi europei nell’ambito del caso dell’ex spia del Kgb Sergei Skripal e di sua figlia, avvelenati a Salisbury, nel Regno Unito.

Madrid ha chiuso in perdita dello 0,13% a 9.381 punti mentre Londra e Parigi hanno entrambe lasciato sul campo mezzo punto percentuale (-0,48% a 6.888,69 e -0,57% a 5.066,28 punti). Rosso anche per Francoforte, dove il Dax è sceso dello 0,83% a 11.787,26.

A livello di singole performance, Fresnillo (+4,55%) ha capitalizzato la promozione a “buy” annunciata da Goldman Sachs mentre Smurfit Kappa (-4,12%) ha rifiutato un’offerta avanzata da International Paper company.

Le trattative per la formazione di un nuovo governo hanno penalizzato il listino milanese, in calo dell’1,24% a 22.011,76. “I rischi che le forze anti-sistema potrebbero finire per governare il paese da soli sono aumentati negli ultimi tempi”, ha detto Fabio Fois, economista di Barclays. Le tensioni si sono riflesse sullo spread che, spinto dal ritorno del decennale italiano sopra la soglia dell’1,9%, si è portato a 138 punti base.

Vittima designata il comparto bancario: UniCredit è scesa del 2,37%, Intesa Sanpaolo dello 0,97%, Banco BPM ha chiuso in rosso del 3,06% e Ubi ha fatto -2,88% (smentite le indiscrezioni su una possibile operazione straordinaria legata al dossier Mps, -3,01%).

Nel comparto auto FCA ha segnato un -0,76%. Stando alle indiscrezioni, il gruppo guidato da Sergio Marchionne sarebbe intenzionato a trasferire, in vista dello spin-off, circa un miliardo di indebitamento finanziario alla controllata Magneti Marelli.

Acquisti invece su Ferrari (+1,19%) che ieri si è aggiudicata il primo Gran premio del mondiale di Formula Uno. Denaro anche su STM (+0,43%), pesantemente penalizzata la scorsa ottava.

Questa mattina il Ministero dell’Economia italiano ha collocato Ctz a 24 mesi per 2,93 miliardi con un rendimento di -0,255%, in lieve calo rispetto a quello fatto segnare nell’asta di un mese fa. Il rapporto di copertura (bid-to-cover) è stato pari a 1,32 volte. Collocati anche Btp indicizzati all’inflazione con scadenza maggio 2023 per un ammontare pari a 2,5 miliardi e al rendimento medio di -0,43%.

A metà settimana forte attesa per l’asta di Btp a 5 e 10 anni per massimi 7,5 miliardi.