Overworking, Corea Sud: statali lavorano troppo, governo procede a spegnimento forzato computer
Morte per eccesso di lavoro: in Giappone esiste anche un vocabolo ad hoc che rappresenta il fenomeno: karoshi. Ma l’overworking, il lavorare fino ad ammalarsi e, in alcuni casi, a morirne, non è una sindrome relegata solo al Giappone, sebbene il primato sia in diversi casi indiscutibile.
Anche i coreani non ne sono del tutto esenti: a lavorare in modo eccessivo e ossessivo, qui sono soprattutto i dipendenti statali o della pubblica amministrazione.
I sudcoreani fanno parte infatti del club dei dipendenti che lavorano più ore al mondo: si rimane incollati alla sedia 2.739 ore all’anno, 1000 ore in più dei dipendenti di qualsiasi altro paese considerato avanzato, che lavorano in media 1.763 ore. I dati arrivano dall’agenzia di stampa Yonhap.
Yonhap cita i risultati di un sondaggio avviato dal Ministero del Personale e del Management, da cui è risultato che i dipendenti statali lavorano in media anche molto più dei lavoratori nel paese attivi nel settore privato (2.271 ore l’anno).
Nel 2016, così come è emerso dal sondaggio, le ore di lavoro straordinario per i dipendenti statali sudcoreani sono state 70,4 al mese, a fronte delle 31,5 ore per i lavoratori non statali.
A lavorare più ore di straordinario sono stati soprattutto i dipendenti del Ministero degli Oceani e della Pesca, con 158,3 ore al mese, seguiti dall‘Agenzia nazionale dei Vigili del Fuoco, con 144,8 ore, la Guardia Costiera (132,2 ore) e la Dogana, con 110,1 ore.
Occhio intanto ai numeri dell’Ocse, che mettono in evidenza alcuni particolari interessanti e che in questo caso non fanno distinzione tra ore lavorate da dipendenti pubblici o privati.
Il numero viene considerato – così è escritto nel sito dell’Ocse – come il rapporto tra il numero complessivo delle ore effettivamente lavorate l’anno per il numero della forza lavoro occupata nello stesso anno.
Ebbene, anche in questo caso la Corea del Sud (2.069 ore all’anno) si posiziona ai primi posti insieme al Costa Rica (2.212), alla Grecia (2-035).
Ma il vero numero uno è il Messico (2.255).
Il Giappone non è ai primi posti, visto che la media delle ore lavorate all’anno è pari a 1.713 ore, vicino ai livelli di paesi come l’Italia (1.730) e il Canada (1.703), mentre i dipendenti che lavorano di meno, in assoluto, sono i tedeschi (1.363 ore).
Preoccupato per il fenomeno degli overworking, il governo di Seoul aveva già deciso di tagliare il massimo delle ore lavorate settimanali da 68 ore a 52 ore.
Si passa ora alla fase due: a partire dalla fine di marzo, sarà lanciata l”iniziativa shutdown”, che sarà resa esecutiva in tre fasi.
Nella prima, i computer dei dipendenti saranno spenti alle 20 ora locale della giornata di venerdì; nella seconda fase, lo spegnimento avverrà entro le 19.30 nei secondi e quarti venerdì del mese. Nella terza fase, che inizierà a maggio, i computer saranno spenti alle 19, ogni venerdì.