Protezionismo Trump spaventa il mondo. Cina: guerra commerciale? Combatteremo fino alla fine
Donald Trump annuncia dazi doganali contro 1.300 prodotti cinesi importati dagli Stati Uniti per un valore fino a $60 miliardi. Per ora l’Unione europea è esentata dalle tariffe punitive decise a inizio mese contro l’acciaio e l’alluminio, almeno fino al prossimo 1° maggio. Nella carrellata di notizie negative e di sell off che travolgono l’azionario globale, il fatto che l’Europa si sia salvata è positivo, secondo gli strategist di Citigroup, per i mercati azionari dell’area, in quanto il 20% circa del fatturato delle società quotate nelle rispettive borse deriva proprio dalle vendite nel Nord America.
Esentati dai dazi anche l’Australia, la Corea del Sud, il Brasile, il Canada, il Messico, l’Argentina.
Ma le minacce protezionismo e guerra commerciale globale spaventano il mondo intero. Anche perchè l’annuncio di Trump viene seguito subito, dopo qualche ora appena, dalla risposta decisa della Cina.
Il Ministero del Commercio del paese ha proposto di fatto una lista di 128 prodotti Usa, potenziali target della ritorsione, per un valore totale di $3 miliardi.
Nella nota diramata dall’ambasciata cinese a Washington, si legge inoltre che Pechino “si oppone fermamente ai dazi doganali con cui Trump intende colpire 1.300 prodotti e che “combatterà fino alla fine” una qualsiasi guerra commerciale che gli Usa decidessero di lanciare.
Nel comunicato, la Cina chiede all’America di “cessare e desistere” dalle sue azioni, e di “evitare di mettere in pericolo le relazioni commerciali tra Cina e Usa, con l’obiettivo di danneggiare altri, che finirà con il ritorcesi contro”.
Arriva poi anche il comunicato del Ministero degli Esteri cinese, che avverte che gli Stati Uniti hanno sottovalutato la capacità della Cina di proteggere i propri interessi.
Bloomberg riporta che un ministero cinese (che probabilmente sarà quello del Commercio) ha confermato l’intenzione di Pechino di lanciare un piano contro le misure varate da Trump. In ogni caso, precisa il ministro, la Cina cerca sempre di risolvere le dispute commerciali nell’ambito delle norme del WTO, Organizzazione Mondiale del Commercio.
Ma Trump non sembra avere alcuna intenzione di desistere. Tutt’altro.
Nel firmare il memorandum Section 301 Action, il presidente americano è stato più che chiaro nei suoi obiettivi, affermando che il deficit Usa verso la Cina, pari a circa $504 miliardi, è fuori controllo.
“E’ il deficit più grande di qualsiasi paese e della storia del mondo. E’ fuori controllo“. E ha avvertito: “Questo è il primo di molti altri interventi sul commercio”.