Istat, produzione industriale: a gennaio segna -1,9% su mese, ma cresce del 4% su anno
Dopo la risalita di dicembre l’industria italiana inizia il 2018 in calo (su base mensile). Secondo i dati forniti stamattina dall’Istat, a l’indice destagionalizzato della produzione industriale è sceso dell’1,9% rispetto a dicembre 2017, ma è aumentato del 4% rispetto a gennaio 2017 (dato corretto per gli effetti di calendario).
Su base annua l’istituto di statistica segnala che gli aumenti più significativi sono stati registrati nei raggruppamenti dei beni di consumo (+8,6%), dei beni strumentali (+7,6%) e dei beni intermedi (+6,2%); una diminuzione marcata segna invece il comparto dell’energia (-15,1%). Di contro, è invece risultato in calo marcato il comparto dell’energia (-15,1%). Nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice è aumentato dell’1% rispetto al trimestre immediatamente precedente.
Quanto ai settori di attività, nel mese di gennaio i comparti che hanno evidenziato la maggiore crescita tendenziale sono quelli della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+14,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+11,1%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+8,4%). Le diminuzioni maggiori si hanno, invece, nei comparti della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-17,1%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e dell’attività estrattiva (entrambi -3,5%).
I commenti
“Dati altalenanti. Dopo il calo di novembre e la risalita di dicembre, ora la produzione scende nuovamente su base mensile”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc). “In particolare, i beni di consumo durevoli, che a dicembre avevano registrato un notevole balzo tendenziale del 16%, ora precipitano del 5,6% rispetto al mese precedente. Dovremo, quindi, vedere l’andamento dei prossimi mesi per capire il trend”, ha concluso Dona.
Analizzando le indicazioni in arrivo dall’Istat, Coldiretti si è soffermata sul dato annuale in crescita del 4 per cento e ha dichiarato: “È la produzione agroalimentare a trainare la crescita dell’industria con un balzo record del 7,5% a gennaio rispetto allo stesso mese dello scorso anno“. “L’alimentare – sottolinea l’associazione – è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi. Il risultato positivo è sostenuto dall’aumento della spesa alimentare degli italiani che nel 2017 è tornata ad aumentare del 3,2% dopo cinque anni di segno negativo secondo elaborazioni Coldiretti sulle rilevazioni Ismea Nielsen”. Per Coldiretti è confermata la necessità di scongiurare l’aumento delle aliquote Iva.