Bce, Praet: sorpresi da mercato lavoro Eurozona, a rischio recupero salari e inflazione
Peter Praet, responsabile economista della Bce, ha alimentato dubbi sulla solidità dell’Eurozona.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Reuters, Praet ha fatto notare che è possibile che l’area sia caratterizzata da una capacità sottoutilizzata maggiore delle previsioni, in particolare nel mercato del lavoro: fattore, ha sottolineato, che a suo avviso potrebbe frenare il recupero delle pressioni inflazionistiche verso il target appena inferiore al 2% della Bce di Mario Draghi.
“Siamo tutti sorpresi dalla reazione del mercato del lavoro alle migliori condizioni economiche. L’aumento della partecipazione (alla forza lavoro) di donne e persone più anziane sta avendo sicuramente un effetto. In termini di ore lavorate, non siamo ancora tornati al livello del 2007. Ma in termini di occupazione, il recupero c’è stato. E sembra esserci un trend caratterizzato da persone che lavorano meno o part-time (..)”.
L’economista ha ammesso, di fatto, che la Bce è sorpresa da quante siano le persone che stanno cercando lavoro: tale quadro potrebbe impedire ai salari di puntare verso l’alto, condizionando negativamente le spinte inflattive.
Di conseguenza, “non modificherei la guidance troppo presto, perchè in questo modo potremmo inviare segnali sbagliati riguardo alla fine dei nostri acquisti di asset (del piano di Quantitative easing). E quindi non direi che c’è una data o una scadenza”. Dunque, “procederemo a un ritmo graduale e misurato”.