Torna a crescere il mercato mondiale dell’arte. Stati Uniti sempre in testa, ma la Cina supera il Regno Unito
Dopo due anni di declino, il mercato mondiale dell’arte è cresciuto del 12% nel 2017, raggiungendo una cifra stimata di 63,7 miliardi di dollari. Se gli Stati Uniti si confermano il mercato principale e tornano a crescere con un balzo di vendite del 16% (su base annua), la Cina diventa il secondo mercato dell’arte superando, anche se di poco, il Regno Unito.
La fotografia del settore è stata scatta dall’economista Clare McAndrew, che ha pubblicato oggi l’Art Basel and UBS Global Art Market Report, un’analisi macro aggiornata del mercato internazionale dell’arte e delle tendenze in atto. “La performance di un mercato dell’arte globalizzato e in crescita come quello di oggi riflette in modo affascinante le tendenze economiche generali e presenta una forte correlazione con il PIL e il numero di persone high net worth», è il commento di Paul Donovan, capo economista Global Wealth Management di UBS.
La fotografia del settore è stata scatta dall’economista Clare McAndrew, che ha pubblicato oggi l’Art Basel and UBS Global Art Market Report, un’analisi macro aggiornata del mercato internazionale dell’arte e delle tendenze in atto. “La performance di un mercato dell’arte globalizzato e in crescita come quello di oggi riflette in modo affascinante le tendenze economiche generali e presenta una forte correlazione con il PIL e il numero di persone high net worth», è il commento di Paul Donovan, capo economista Global Wealth Management di UBS.
Aste da capogiro
Come già detto, nel 2017 il mercato dell’arte ha raggiunto un livello stimato di vendite totali di 63,7 miliardi, in crescita del 12% sul 2016. La crescita nei settori delle aste e degli intermediari si è in gran parte concentrata nella fascia alta del mercato, e la spia più evidente sono i prezzi record raggiunti nelle aste, dove spicca il dipinto «Salvator mundi» di Leonardo da Vinci battuto per 450 milioni di dollari a un’asta da Christie’s.
“Dopo due anni di incertezza e declino, il mercato ha cambiato direzione nel 2017 registrando una crescita delle vendite sia all’asta che tramite intermediari, oltre che alle fiere e online – è il commento di Clare McAndrew, fondatrice di Arts Economics – La forte crescita del patrimonio globale al vertice della piramide, il balzo dei rendimenti sui mercati finanziari, il rafforzamento della fiducia dei consumatori e l’incremento dell’offerta hanno creato un contesto molto più favorevole per le vendite. Questi aumenti hanno abbracciato l’intero settore, ma sono venuti soprattutto dalla fascia alta del mercato. Per massimizzare la ricaduta economica, però, il mercato dovrebbe funzionare bene a tutti i livelli”.
Mercati principali
Gli Usa si confermano quindi come il primo mercato mondiale dell’arte con ben il 42% del valore delle vendite (e il 72% delle vendite tramite intermediari destinato ad acquirenti locali), mentre la Cina è al secondo posto con il 21% e il Regno Unito al terzo con il 20%.
Nel complesso il mercato asiatico ha rappresentato il 23% delle vendite globali nel 2017, mentre gli acquirenti asiatici hanno effettuato il 15% delle transazioni globali tramite intermediari. Gli acquirenti cinesi da soli hanno fatto la parte del leone con il 10% delle vendite, un significativo aumento rispetto al magro 4% del 2016, che dimostra un’altra volta la continua crescita del potere d’acquisto in Asia.
Nel complesso il mercato asiatico ha rappresentato il 23% delle vendite globali nel 2017, mentre gli acquirenti asiatici hanno effettuato il 15% delle transazioni globali tramite intermediari. Gli acquirenti cinesi da soli hanno fatto la parte del leone con il 10% delle vendite, un significativo aumento rispetto al magro 4% del 2016, che dimostra un’altra volta la continua crescita del potere d’acquisto in Asia.
Aste e intermediari
Dall’Art Basel and UBS Global Art Market Report si evince anche che le vendite ad aste pubbliche di arti figurative, arti decorative e antichità hanno raggiunto quota 28,5 miliardi di dollari nel 2017, in rialzo del 27%, consentendo alle vendite totali tramite asta di rappresentare il 47% del mercato.
Gli aumenti più importanti si sono registrati – come detto – nella gamma altissima, con il valore totale delle opere vendute a oltre 10 milioni di dollari, cresciute del 148% in dieci anni e del 125% su base annua nel 2017.
Quanto alle vendite tramite intermediari, sono cresciute del 4% su base annua raggiungendo un valore stimato di 33,7 miliardi, ovvero il 53% del mercato. In questo caso la più significativa crescita delle vendite su base annua si è registrata nel segmento sopra 50 milioni di dollari. Alcuni intermediari statunitensi hanno segnalato un aumento dell’attività a fine anno grazie alla riforma fiscale del governo Trump e all’abolizione del differimento degli utili 1031 Like-Kind Exchanges per l’arte.
Quanto alle vendite tramite intermediari, sono cresciute del 4% su base annua raggiungendo un valore stimato di 33,7 miliardi, ovvero il 53% del mercato. In questo caso la più significativa crescita delle vendite su base annua si è registrata nel segmento sopra 50 milioni di dollari. Alcuni intermediari statunitensi hanno segnalato un aumento dell’attività a fine anno grazie alla riforma fiscale del governo Trump e all’abolizione del differimento degli utili 1031 Like-Kind Exchanges per l’arte.
Fiere e online
Quanto alle fiere dell’arte rivestono ancora un ruolo fondamentale nel mercato e si stima che abbiano rappresentato il 46% delle vendite tramite intermediari nel 2017, con vendite aggregate stimate in 15,5 miliardi.
Infine le vendite online hanno registrato una crescita significativa negli ultimi cinque anni, pari al 72%, raggiungendo un valore stimato di 5,4 miliardi di dollari nel 2017.