Cina: Usa gonfiano deficit del 20%, guerra commerciale un disastro. E Trump rinnova minaccia su auto europee
L’America First di Donald Trump è stata avvertita. La Cina non inizierà una guerra commerciale con gli Usa, ma farà il possibile per difendere i propri interessi nazionali, di fronte al crescente protezionismo americano. Inoltre, Pechino ritiene che gli Stati Uniti stiano falsificando i dati sulla bilancia commerciale verso la Cina, gonfiando i numeri sul deficit di circa il 20% ogni anno.
“Non ci sono vincitori in una guerra commerciale, che si tradurrebbe in un disastro per i nostri due paesi, così come per il resto del mondo – ha detto Zhong Shan, ministro del Commercio cinese, a margine della sessione annuale del Parlamento – La Cina non desidera combattere una guerra commerciale, né intende iniziarla, ma noi possiamo gestire ogni tipo di sfida, e difenderemo con determinazione gli interessi del nostro paese e della nostra gente”.
Il riferimento è stato ai recenti dazi del 25% sulle importazioni Usa di acciaio e del 10% su quelle di alluminio decise dal presidente Usa Donald Trump. Trump ha firmato lo scorso giovedì le proclamazioni presidenziali che renderanno effettive le tariffe punitive nell’arco di due settimane circa. Finora il presidente ha esentato il Canada e il Messico, in vista di modifiche sul trattato Nafta.
Riguardo all’accusa secondo cui gli Usa starebbero gonfiando i dati sul deficit verso la Cina, Zhong ha citato il lavoro di alcuni ricercatori cinesi, senza dare ulteriori dettagli su come si sarebbe arrivati alla percentuale del 20%.
A tal proposito, è importante puntualizzare che, di norma, i governi degli Stati Uniti e della Cina riportano dati commerciali differenti, in quanto Pechino fa riferimento solo al primo porto in cui i beni arrivano, invece di prendere in considerazione la destinazione finale.
Nel 2017, gli Usa hanno sofferto un deficit di $375 miliardi verso la Cina: una riduzione del 20% del numero rappresenterebbe ancora uno dei principali deficit che l’America ha nei confronti di qualsiasi altro paese al mondo.
Intanto, è ancora tensione tra gli Usa e l’Unione europea sui dazi doganali imposti da Trump.
Donald Trump è tornato a ribadire che le tariffe verranno imposte se la situazione non cambierà e se l’Europa non si atterrà alle sue condizioni.
“L’Unione europea, insieme di paesi meravigliosi che trattano gli Stati Uniti molto male sul fronte del commercio, si sta lamentando per i dazi sull’acciaio e l’alluminio – ha scritto su Twitter – Se farà cadere le sue orribili barriere e tariffe sui prodotti americani, allora noi faremo lo stesso. Altrimenti, noi tasseremo le auto etc…Giustizia!”.