TIM porterà la Fibra nell’80% delle case entro il 2020, 9 mld di investimenti in Italia
Digitalizzazione e contenimento dei costi al centro del nuovo piano TIM per il prossimo triennio. Il nuovo piano DigiTIM 2018-2020 approvato ieri dal cda di Telecom Italia prevede la digitalizzazione di tutti i processi, l’incremento della generazione di cassa, la creazione di valore attraverso un’attenta disciplina finanziaria basata sul controllo dei costi e l’ottimizzazione degli investimenti.
L’utilizzo di data analytics permetterà a TIM, da un lato di migliorare l’efficienza degli investimenti dando priorità a quelli a maggior valore, e facendo leva sull’infrastruttura di rete UBB già esistente; dall’altro di incidere sull’80% degli OPEX in Italia con opportunità di efficienza. Nell’arco del piano, TIM raggiungerà in Fibra l’80% delle unità abitative e 100 città con tecnologia FTTH, grazie a un programma di investimenti cumulati in Italia pari a 9 miliardi di euro, di cui oltre il 50% in ampliamento dell’infrastruttura di rete e innovazione.
In Brasile, investimenti per circa 12 miliardi di reais (circa 3 mld di euro) nell’arco di Piano saranno dedicati all’ulteriore espansione dell’UBB. A fine 2019 il rapporto CAPEX/Sales sarà inferiore al 20% in Italia e pari a circa il 20% in Brasile entro il 2020.
A livello di target finanziari il piano DigiTIM 2018-2020 prevede stabilità dei ricavi, in linea con le stime di consensus, ed ebitda visto in crescita “low-single digit” nel periodo 2017-2020. Per il 2018 confermata la stima di una significativa riduzione del rapporto debito/ebitda a circa 2,7 volte e una sua costante diminuzione nel 2019 e nel 2020. L’equity free cash flow consolidato è atteso in costante crescita nel triennio per un totale cumulato di circa 4,5 mld. In Italia le linee UBB Fisse (retail e wholesale) attese salire a circa 9 milioni a fine piano, mentre per il Brasile attesa una crescita dei ricavi da servizi e dei margini.
Al via separazione rete
E’ arrivato come previsto il via libera al processo di separazione della rete attraverso la creazione di una società ad hoc, controllata al 100%. Il Consiglio di Amministrazione di TIM riunitosi ieri ha conferito mandato all’Amministratore Delegato Amos Genish di avviare l’iter formale per la notifica ad Agcom del progetto di separazione volontaria della rete di accesso fissa.
Il progetto prevede la creazione di un’entità legale separata (Netco) controllata al 100% da TIM, proprietaria della rete di accesso (dalla centrale alla casa dei clienti) e di tutta l’infrastruttura (edifici, apparati elettronici e sistemi IT) e dotata del personale necessario per fornire servizi all’ingrosso in maniera indipendente.
La Netco, rimarca Tim in una nota, avrà le risorse per mantenere una altissima qualità della rete e sostenere il Paese nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea 2025 sulla banda ultra larga. L’iniziativa darà un contributo significativo al processo di digitalizzazione dell’Italia, contribuendo all’evoluzione dell’attuale quadro regolatorio. La creazione della Netco manterrà invariato il perimetro del Gruppo, ed avverrà in conformità e nel rispetto della disciplina del Golden Power.