Piazza Affari apre marzo in sofferenza nonostante toni più soft di Powell, Luxottica fa la voce grossa
Segno meno per Piazza Affari nella prima seduta del mese di marzo. L’indice Ftse Mib ha segnato un calo dello 0,7% a quota 22.448 punti.
Jerome Powell, nella sua seconda apparizione da presidente della Federal Reserve, ha corretto leggermente i toni rispetto a martedì quando il mercato si era allarmato temendo quattro strette sui tassi nel corso del 2018. Powell ritiene che non ci sono prove che l’economia si stia surriscaldando e non ci sono grandi pressioni al rialzo sui salari. Di contro tra i fattori di preoccupazione citati da Powell ci sono l’aumento del debito e l’effetto della riforma fiscale che andrà a spingere al rialzo l’inflazione.
Ancora una seduta incolore per Campari (-0,87%) che prosegue la striscia negativa avviata dopo la diffusione dei conti 2017. Peggior titolo di giornata è stato però STM con un tonfo di quasi il 4%.
Male anche Fca (-2,75%) che ieri ha annunciato che la potenziale separazione di Magneti Marelli verrà esaminata nel secondo trimestre, in concomitanza con l’esame del piano industriale del gruppo per il 2018-2022. Indicazioni che hanno deluso il mercato che si attendeva una tempistica più stretta per lo scorporo di Magneti Marelli. Dopo la chiusura dei mercati attesi i dati sulle immatricolazioni in Italia.
Exploit di Luxottica (+5,14%) nel giorno in cui la Commissione europea ha dato il via libera al progetto di fusione con Essilor. In una nota stampa Bruxelles ha fatto sapere che “la concentrazione non avrà un impatto negativo sulla concorrenza all’interno dello spazio economico europeo o in alcuna parte sostanziale di esso”. Prima dell’annuncio della Commissione Ue, il gruppo francese aveva mostrato ottimismo sul fatto che il merger tra i due gruppi sarà finalizzato nella prima parte del 2018.
Segno più infine per Salvatore Ferragamo (+1,43%%) che dà seguito ai guadagni di ieri innescati dall’uscita a sorpresa dell’amministratore delegato Eraldo Poletto; inoltre salgono le aspettative sul successore e sul mercato sono circolate anche ipotesi di vendita della società.