Inflazione in frenata allo 0,6%, crolla carrello della spesa. Ma possibili rincari da maltempo
Frenata dell’inflazione in Italia. Secondo i dati preliminari diffusi oggi dall’Istat, a febbraio il tasso di inflazione si è attestata allo 0,6% su base annua, in calo rispetto allo 0,9% di gennaio (dato rivisto dal precedente 0,8%). Gli analisti si aspettavano una flessione più contenuta allo 0,7%. La flessione, ha spiegato l’istituto di statistica, si deve quasi esclusivamente alle componenti più volatili e in particolare al calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-3,2%, che invertono la tendenza da +0,4% di gennaio), cui si aggiunge il rallentamento della crescita dei prezzi dei beni energetici. Pertanto, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è salita di un decimo di punto percentuale allo 0,7% dallo 0,6% di gennaio.
Crolla carrello spesa, solo 8 euro il rincaro annuo per coppia con due figli
La caduta dell’inflazione, in particolare quella dei prezzi dei beni ad alta frequenza di acquisto e del carrello della spesa, scesi da +1,2% di gennaio a +0,1%, ha effetti positivi sul potere d’acquisto delle famiglie. Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale dei Consumatori, l’inflazione allo 0,6% per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, significa avere una maggior spesa annua complessiva di appena 234 euro, 78 euro per i beni ad alta frequenza di acquisto e solo 8 euro per il carrello della spesa, ossia per spesa di tutti i giorni. Mentre per la coppia con 1 figlio, ossia la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, il rialzo è di 216 euro in più su base annua, ma soltanto 7 euro per il carrello della spesa.
Ma scatta l’allarme rincari da maltempo
Il rischio concreto però è che già dai prossimi giorni si registrino rincari a cascata dei listini alimentari a causa del maltempo, con effetti diretti sul prossimo dato dell’inflazione. “Questo – spiega il presidente di Codacons, Carlo Rienzi – non solo perché neve e gelo hanno distrutto numerose coltivazioni e ridotto la produzione in diversi ambiti alimentari, ma anche e soprattutto per effetto delle speculazioni che si verificano puntualmente in Italia in caso di maltempo, con fortissimi aumenti dei prezzi anche per prodotti raccolti nelle scorse settimane o provenienti da paesi esteri che non sono stati minimamente intaccati da gelate”.
Coldiretti ha infatti già lanciato l’allarme su danni per oltre 300 milioni nelle campagne italiane per il freddo siberiano che ha investito l’Italia in questi ultimi giorni. E se a febbraio a far diminuire l’inflazione ha contribuito il crollo dei prezzi delle verdure con i vegetali freschi che hanno registrato una diminuzione del 21,6%, ora si attende il rimbalzo verso l’alto a causa dei danni causati dal gelo.