L’Italia accelera: Pil cresciuto dell’1,5% nel 2017, ma rimane quasi ultima in Europa
L’Italia accelera archiviando il 2017 con una crescita del Pil dell’1,5%, la più alta da sette anni. Se si guarda però il bicchiere mezzo vuoto, l’economia italiana è ancora al di sotto dei livelli pre-crisi e tra le ultime in Europa. La variazione acquisita per il 2018, vale a dire quella che si otterrebbe in presenza di una variazione nulla nei restanti trimestri dell’anno, è stimata pari a un +0,5%.
Secondo la stima preliminare dell’Istat, il Pil nel 2017 è aumentato dell’1,5% (dell’1,4% se calcolato sui dati trimestrali grezzi), confermando l’accelerazione in atto dell’economia italiana. Guardando infatti la serie storica degli incrementi degli ultimi anni, emerge chiaramente che dopo un’inversione di tendenza a cavallo tra il 2013 e il 2014 il Pil è cresciuto dello 0,2% nel 2014, dello 0,9% nel 2015 e dell’1,1% nel 2016 ed ora dell’1,5% nel 2017. Si tratta della crescita più alta degli ultimi sette anni, ma ancora sotto i livelli pre-crisi: è del 5,7% al di sotto del livello registrato nel 2008.
Nel solo quarto trimestre del 2017 il Prodotto interno lordo dell’Italia è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nei confronti del quarto trimestre del 2016, nonostante alcune giornate lavorative in meno (tre rispetto al trimestre precedente e una rispetto all’anno prima).
Secondo il Centro Studi Promotor, l’accelerazione in atto e in particolare il buon risultato del 2017 dipendono in buona misura dall’andamento dell’economia mondiale che è in forte sviluppo, con una crescita del commercio del 4,4% a fine novembre e con una previsione di incremento del 3,9% per l’intera economia del mondo nel 2018. Ma non solo. Decisiva, secondo gli esperti di Promotor, è stata anche l’azione degli ultimi Governi che ha portato a un calo del tasso di disoccupazione e a interventi di sostegno del reddito delle fasce più deboli della popolazione.
“La notizia positiva è che la previsione del Governo di un Pil all’1,5% nel 2017 resta per ora confermata – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Quella negativa è che c’è un rallentamento della crescita rispetto all’exploit del terzo trimestre, quando si registrò un +0,4% congiunturale ed un +1,7% tendenziale”.
Agricoltura unico settore in calo
L’agricoltura è l’unico settore a far registrare un calo nel periodo ottobre-dicembre. “L’incremento del Pil – spiega l’Istat – è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura e di un aumento nell’industria e nei servizi”. La causa, secondo la Coldiretti, è da attribuire al clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne con danni stimati nei campi superiori ai 2 miliardi di euro nel 2017.
Italia quasi ultima in Europa
Il confronto con le altre maggiori economie rimane ancora piuttosto sconfortante. L’Italia infatti appare quasi ultima in Europa in quanto a crescita: +2,2% per la Germania, +3,1% in Spagna, +2,4 in Francia, +3,2% Olanda, +3,1% Austria, +2,7% Portogallo, +3,3% Finlandia. Giusto il Regno Unito, con +1,5%, ci salva dalla coda.
Italia indietro anche rispetto all’Eurozona, dove l’economia è salita nel quarto trimestre del 2017 dello 0,6% rispetto ai tre mesi prima e del 2,7% nei confronti del quarto trimestre del 2016.