Possibili scenari di M&A per le banche: i dossier sul tavolo latitano, ma le ipotesi su Creval e Carige non mancano
Ancora rumors sul Risiko bancario, con nuovi possibili scenari. Per ora non c’è nulla sul tavolo, solo indiscrezioni stampa che bastano però a riaccendere la questione. E se da qualche tempo circola l’ipotesi di una mega operazione di fusione in due tempi che coinvolga Mps, Banco Bpm, Bper, Creval e la ligure Carige (approfondisci la notizia), oggi il mercato torna sul tema con ultime indiscrezioni de “Il Sole 24 Ore” che parla di un nuovo riassetto del settore bancario che “passa per la via Emilia”.
Certo, i tempi non sono ancora completamente maturi visto che al momento la maggior parte degli istituti di credito italiani sono alle prese con i piani di derisking. Però, una volta archiviata la questione Npl potrebbero tornare a guardare ai dossier M&A, con il risiko che potrebbe entrare nel vivo alla fine del 2018 o a inizio 2019.
Credem, Agricole e Unipol-Bper. Questi i soggetti che, secondo il quotidiano finanziario di Confindustria, potrebbero accendere questa nuova fase di aggregazione “tra banche di medio livello”. Di recente Credem ha ribadito la propria apertura versooperazioni di fusione e acquisizione, e stando a quanto riferisce “Il Sole 24” potrebbe acquisire una banca di media dimensione, puntando a rilevare eventuali quote in optate di futuri aumenti di capitale. C’è poi Cariparma Agricole Italia, banca in cui non sembra essersi spenta la voglia di fare shopping in Italia, dopo avere rilevato tre casse di risparmio del centro Italia (Cesena, Rimini e San Miniato). Al centro dei rumors ancora Bper: secondo le ricostruzioni stampa potrebbe dare vita a un polo con la ligure Carige, a cui potrebbe unirsi anche Unipol Banca una volta completate le operazioni sul fronte Npl. Per l’istituto di Modena al momento però la priorità è il rinnovo del cda.
Più in generale, affinché questo processo riparta sarà fondamentale avere un quadro più chiaro su due fronti: ai attendono chiare indicazioni a partire da metà marzo da Commissione europea e Vigilanza Bce sui crediti deteriorati e si guarda anche alla sentenza della corte costituzionale sulla riforma delle popolari.
Cosa ne pensa Mediobanca Securities
Gli analisti di Mediobanca Securities, che hanno passato al setaccio i rumors odierni apparsi sulla stampa nazionale, “vedono Bper interamente concentrata sul suo piano di riduzione del rischio. Di conseguenza, non si attendono nulla nel breve termine, e aspetto più importante considerano il fatto che Carige debba prima focalizzarsi sulle questioni interne (de-risk in primis) prima di prendere parte al processo di consolidamento”. Per quanto riguarda, Credem gli esperti ricordano che il top management ha ammesso di essere pronta a prendere parte a possibili operazioni di M&A. “I target sarebbero banche tradizionali, ma al momento non c’è nulla sul tavolo”, sottolineano da Mediobanca Securities.
Capitolo Creval
Sotto la lente oggi Credito Valtellinese (CreVal), con il cda chiamto oggi a fissare il prezzo dell’aumento di capitale (approfondisci la notizia). E nell’attesa tengono banco, ricordano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione hold su Creval, le ipotesi di aggregazione de “Il Sole 24 Ore”, secondo il quale sia Credem che Bper, essendo propense ad aggregare una banca media, potrebbero essere interessate a Creval. Quanto a Crédit Agricole avrebbe analizzato il dossier Creval dieci giorni fa, ma per il momento avrebbe deciso di soprassedere in attesa di completare l`integrazione delle tre banche salvate.