Ape volontario: al via le domande e il simulatore. Cos’è e come funziona
Da oggi è possibile fare domanda all’Inps per accedere all’Ape volontario, la misura che permette di andare in pensione con anticipo. Sul sito dell’istituto di previdenza è infatti possibile inoltrare la domanda di certificazione, che dev’essere presentata dall’interessato o dagli intermediari autorizzati attraverso l’uso dell’identità digitale Spid o il Pin. L’Inps verificherà poi il possesso dei requisiti di legge, certificherà il diritto all’Ape e comunicherà al richiedente l’importo minimo e massimo del prestito ottenibile.
Ma non solo. Sul sito dell’Inps è stato attivato oggi anche un nuovo servizio aperto a tutti i cittadini: il simulatore, che consente, mediante l’inserimento di dati e informazioni, di calcolare l’importo mensile, la durata dell’Ape e la rata di rimborso mensile che sarà decurtata dall’importo di pensione.
Cos’è l’Ape Volontario e a chi è rivolto
È una delle ultime novità della riforma delle pensioni, che permette di uscire prima dal lavoro. E’ un Anticipo finanziario a garanzia pensionistica, ossia un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia che viene erogato dalla banca ogni mese nell’arco di un anno. Può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla gestione separata con almeno 63 anni nel 2018 (o almeno 63 anni e 5 mesi nel 2019) e un’anzianità contributiva non inferiore a 20 anni. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
Il prestito ottenuto in via anticipata dovrà essere restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni attraverso una trattenuta che viene effettuata dall’Inps sul futuro assegno pensionistico mensile, inclusa la tredicesima. La restituzione del prestito inizierà dal primo pagamento della futura pensione e si completerà dopo 20 anni dal pensionamento. Completata la restituzione la pensione sarà corrisposta per intero, senza ulteriori riduzioni per l’Ape. È comunque prevista la possibilità di estinzione anticipata del prestito.
Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza dell’interessato. Quindi, alle somme erogate con l’Ape si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione. L’assegno Ape però non concorre a formare reddito.