Roubini: protezionismo Trump potrebbe peggiorare, rischio di guerre commerciali a danno di economie e mercati
“Questo sgradito mix di politica fiscale eccessivamente accomodante e di politica monetaria restrittiva irrigidirà ancora di più le condizioni finanziarie, danneggiando i redditi degli operai e in generale della working class e le prospettive relative all’occupazione”. Lo scrive Nouriel Roubini, in un articolo pubblicato su Project Syndicate.
A quel punto, prevede l’economista “il governo già improntato al protezionismo di Trump dovrà adottare ulteriori misure protezionistiche al fine di garantirsi il sostegno dei lavoratori blue-collar, ostacolando così ancora di più la crescita economica e zavorrando i profitti societari”.
E se “Trump spingerà troppo sul protezionismo, scatenerà senza alcun dubbio guerre commerciali. I partner commerciali dell’America a quel punto non avranno altra scelta se non rispondere alle restrizioni sulle importazioni Usa, imponendo i loro propri dazi sulle esportazioni americane”.
Tale situazione “ostacolerà la crescita dell’economia globale, danneggerà ovunque le economie e i mercati”.
A tal proposito, “vale la pena ricordare che fu il Smoot-Hawley Tariff Act del 1930″ a scatenare quelle guerre commerciali che esacerbarono la Grande depressione”, sottolinea Roubini.