Amazon: ministero Lavoro, “Jobs Act non autorizza controlli a distanza”
Le affermazioni secondo le quali “il Jobs Act avrebbe autorizzato l’utilizzo di dispositivi per il controllo a distanza dei lavoratori non rispondono alla verità dei fatti”. Una precisazione che arriva dal ministero del Lavoro dopo le dichiarazioni del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, secondo il quale “se in Italia si possono mettere dispositivi sui lavoratori per controllarli è grazie al Jobs act”. Dal ministero sottolineano che “il Jobs Act ha adeguato la normativa contenuta nello Statuto dei Lavoratori – risalente al 1970 – alle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute. La norma non ha dunque liberalizzato i controlli, ma ha fatto chiarezza circa il concetto di strumenti di controllo a distanza e i limiti di utilizzabilità dei dati raccolti attraverso questi dispositivi, in linea con le indicazioni che il Garante della Privacy ha fornito negli ultimi anni”.
Inoltre, aggiunge la nota, la disposizione ha previsto che, in ogni caso, questi strumenti possano essere adottati esclusivamente previo accordo sindacale o autorizzazione dell’ispettorato Territoriale del lavoro o del ministero.