Italia: -66 mila occupati a dicembre ma tasso di disoccupazione ai minimi dal 2012
Il 2017 del nostro Paese si chiude con indicazioni contrastanti. Secondo i dati diffusi questa mattina dall’Istat, nell’ultimo mese dell’anno il tasso di disoccupazione nel nostro Paese è sceso al livello più basso dall’agosto del 2012 piazzandosi al 10,8%, -0,1 punti percentuali rispetto a novembre. Segno meno, -0,2%, anche per la componente giovanile, al 32,2%, livello minore dal gennaio 2012.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dal +0,8% fatto segnare dagli inattivi, saliti di 112 mila unità. Dopo la crescita registrata a novembre, la stima degli occupati diminuisce dello 0,3%, pari a -66 mila unità, tornando al livello di ottobre. Quinto mese consecutivo di contrazione per le persone in cerca di occupazione, scese dell’1,7% (-47 mila).
Il miglioramento è riconducibile ai nuovi posti di lavoro e all’incremento degli inattivi, ha commentato Alan Lemangnen, economista di Natixis. “La disoccupazione giovanile continua a scendere – continua l’esperto – e il gap tra uomini e donne è ancora significativo, anche se parzialmente riconducibile da un forte incremento della partecipazione femminile dal 2011”.
“Dato indubbiamente positivo, anche se ci sono ancora ombre”, ha rilevato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Oltre alla contrazione registrata da occupati e inattivi, Dona sottolinea l’aumento dei contratti a termine: “pur registrandosi un aumento degli occupati (+173 mila), l’incremento dipende dalla crescita dei lavoratori a termine (+303 mila) mentre calano i permanenti (-25 mila)”.