Istat: battuta d’arresto a gennaio per fiducia imprese e consumatori
Il 2018 inizia con una battuta d’arresto sul fronte della fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia. Stando ai dati comunicati stamattina dall’Istat a gennaio l’indice del clima di fiducia dei consumatori è sceso da 116,5 a 115,5 punti, rimanendo in linea con il livello mediamente registrato da settembre 2017. Per quanto riguarda le imprese, l’indice ha registrato un calo più marcato, con il dato di gennaio che è sceso da 108,7 a 105,6 punti. Una flessione “in larga misura determinata dalla flessione nei servizi, mentre si rileva una sostanziale tenuta per la manifattura”, spiega l’Istat in una nota.
Osservando più nel dettaglio i due dati, l’Istat sottolinea che la flessione del clima di fiducia dei consumatori è essenzialmente dovuta alla diminuzione della componente economica e di quella futura, mentre la componente personale e quella corrente aumentano. “Si evidenzia un peggioramento delle aspettative sulla situazione economica del paese nonché un aumento delle aspettative sulla disoccupazione“, recita l’istituto di statistica. Lato imprese, il clima di fiducia cala in misura contenuta nel settore manifatturiero, mentre maggiore è la flessione nei servizi e nel commercio al dettaglio (da 112 a 108,6 punti). Di contro, segnali positivi arrivano dal settore delle costruzioni dove il clima aumenta da 127,1 a 129,2.
Per Unc dato risente della fine dell’effetto Natale. Codacons punta il dito su clima politico in vista delle elezioni
Per l’Unione nazionale consumatori (Unc) il dato sulla fiducia dei consumatori risente della fine di quello che definisce “effetto Natale”. “Il dato di oggi conferma che il rialzo di dicembre era legato agli acquisti natalizi e all’arrivo delle tredicesime, che aveva migliorato l’opportunità di acquistare beni durevoli. Ora si torna, purtroppo, alla normalità”. A dirlo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Diversa l’opinione del Codacons, secondo il quale sull’indice della fiducia dei consumatori pesa l’incertezza politica in vista delle elezioni di inizio marzo. “In questa fase pre-elettorale il caos che sta caratterizzando la politica italiana si riflette in modo diretto sulle aspettative dei consumatori, che registrano infatti un sensibile calo – spiega il presidente dell’associazione Carlo Rienzi –. Non a caso i timori delle famiglie riguardano aspetti strettamente legati alle scelte della politica, in primis la disoccupazione. Se da un lato i dati Istat attestano un miglioramento del clima personale e di quello corrente, è proprio il futuro del paese a spaventare di più, con la componente economica e quella futura che registrano una decisa flessione”. “La fase politica che sta attraversando l’Italia in attesa delle elezioni del 4 marzo mina la fiducia delle famiglie perché crea incertezza riducendo in modo evidente le aspettative sul futur, conclude Rienzi.