Davos 2018, al via domani. Rapporto Oxfam su diseguaglianze: ricchi sempre più ricchi
Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il numero uno della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ma anche il premier italiano, Paolo Gentiloni, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. E l’attesissima presenza del presidente americano Donald Trump a un anno dal suo insediamento alla Casa Bianca. Ricco, e con la presenza di nomi di spicco, il parterre di partecipanti della 48esima edizione dell’assemblea annuale del World Economic Forum, che sta per prendere il via (CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA COMPLETO).
Sommersa dalla neve la cittadina svizzera di Davos ospiterà a partire da domani e fino al 26 gennaio l’edizione 2018 del Wef sotto il tema “Creating a Shared Future in a Fractured World” (Creare un futuro condiviso in mondo frammentato”). E saranno ben 70 i capi di Stato o Governo attesi a Davos, 38 i capi delle principali organizzazioni internazionali, e saranno più di 1.900 i leader presenti in rappresentanza del settore privato, con le dichiarazioni dei grandi manager e dei banchieri più influenti del mondo in primo piano.
Numeri choc da rapporto Oxfam: divario tra ricchi e poveri si allarga
E alla vigilia dell’avvio di Davos 2018, è stato pubblicato l’ultimo rapporto Oxfam sulle disuguaglianze, che mette in evidenza come il divario tra ricchi e poveri si allarga sempre più, con i primi che diventano sempre più ricchi. E i numeri del rapporto lo confermano: l’82% dell’incremento di ricchezza globale registrato l’anno scorso è finito nelle mani dell’1% più ricca della popolazione, mentre la metà più povera del mondo (3,7 miliardi di persone) non ha avuto nulla. E in soli 12 mesi il patrimonio dei Paperon de Paperoni è lievitato, aumentando di oltre 760 miliardi di dollari (da marzo 2016 a marzo 2017). L’Oxfam ha inoltre calcolato che le 8 persone più ricche al mondo possiedono come i 3,6 miliardi di poveri nel mondo.
Per quanto riguarda l’Italia la situazione nnon è migliore: a metà 2017, il 20% più ricco degli italiani deteneva oltre il 66% della ricchezza nazionale netta. E se si osserva il periodo 2006-2016, il reddito nazionale disponibile lordo del 10% più povero degli italiani è diminuito del 23,1 per cento.
Come porre fine a disuguaglianza e povertà? A questo interrogativo Oxfam risponde con alcune proposte, tra cui “incentivare modelli imprenditoriali che adottino politiche di maggiore equità retributiva e sostengano livelli salariali dignitosi; introdurre un tetto agli stipendi dei top-manager così che il divario retributivo non superi il rapporto 20:1 ed eliminare il gap di genere”.