Alitalia: “necessari approfondimenti” prima di valutare trattativa in esclusiva. Bisogna trovare “offerta solida e credibile”
Serve ancora tempo per definire il futuro di Alitalia. Sono necessari ulteriori approfondimenti prima di passare a una nuova fase, quella delle negoziazioni in esclusiva. Questo il messaggio contenuto nel comunicato stampa diffuso ieri sera al termine dell’incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e quello delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, con i commissari straordinari di Alitalia, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari che hanno fatto il punto della situazione sulla procedura di amministrazione, ma soprattutto sul processo di vendita.
Sul fronte vendita, chi si attendeva novità sulle trattative in esclusiva è rimasto deluso. E diventa sempre più difficile chiudere l’affaire prima delle elezioni politiche in calendario domenica 4 marzo. “Per ciò che concerne la procedura di vendita, le manifestazioni di interesse pervenute devono essere ulteriormente approfondite prima di poter procedere ad una negoziazione in esclusiva“, si legge nella nota del ministero nella quale si precisa che “i ministri hanno dato istruzione ai commissari di procedere velocemente in presenza di un’offerta solida e credibile“. Tradotto: tutti i nomi dei potenziali acquirenti circolati nell’ultimo periodo rimangono in corsa per rilevare l’ex compagnia di bandiera italiana. Secondo quanto riferisce la stampa nazionale, tra questi spiccano i tedeschi di Lufthansa (al momento sembrerebbero i favoriti), ma anche l’accoppiata EasyJet-Air France-Klm (nessun progetto vero e proprio sul tavolo), gli statunitensi Delta Air Lines, il fondo americano Cerberus e infine l’ungherese Wizz Air.
E mentre la questione vendita rimane in primissimo piano arrivano notizie confortanti sul fronte dei conti. I tre commissari straordinari hanno confermato che la società nel primo trimestre presenterà ricavi in crescita rispetto all’anno precedente e che il prestito dello Stato non è stato sostanzialmente intaccato. A fine novembre i commissari avevano illustrato durante un’audizione presso la Camera dei Deputati, l’andamento della gestione commissariale fra il 1 giugno e il 31 ottobre 2017. Dai dati presentati era emerso: i ricavi pari a 1.432,9 milioni di euro, un Margine Operativo Lordo (Ebitda) positivo per 73,9 milioni e una perdita per 31,3 milioni. Escludendo gli interessi sul prestito governativo, il risultato netto è stato negativo per 20,9 milioni. La cassa al 31 ottobre era pari a 845 milioni di euro.