Petrolio: forte incremento per le scorte API, future positivi
Il greggio si conferma ai massimi da oltre tre anni, dal dicembre 2014, in attesa dell’aggiornamento sulle scorte statunitensi.
Ieri sera l’American Petroleum Institute (API) ha annunciato che nella settimana al 5 gennaio gli stock di petrolio della prima economia sono scesi di 11,2 milioni di barili, oltre il triplo rispetto ai 3,5 milioni stimati dagli analisti di S&P Global Platts.
Nel corso della seconda parte saranno diffusi i dati ufficiali che, al contrario di quelli API, sono comunicati su base obbligatoria. Per il dato generale, analisti stimato un rosso di 3,9 milioni di barili.
Al momento un barile di Brent con consegna marzo all’ICE è scambiato a 69,16 dollari, mezzo punto percentuale in più rispetto al dato precedente, mentre il WTI è prezzato 63,44 dollari, +0,76%.