La ricetta fiscale di Berlusconi: spunta il reddito di dignità, ecco come funziona
Tagli e agevolazioni fiscali su più fronti. In vista delle prossime elezioni politiche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, indica l punti cardine del programma sul fronte fiscale. La grande novità proposta dall’ex premier è il concetto di “reddito di dignità”, che riprende il concetto di imposta negativa della proposta elaborata da Milton Friedman. Nella battaglia a scacchi politica il numero uno della Fininvest va così a competere con la proposta del reddito di cittadinanza del Movimento a 5 Stelle (M5S). Berlusconi, che tramite la leva fiscale vorrebbe dare ulteriore slancio alla crescita, ha proposto una cifra indicativa di 1.000 euro senza dare spiegazioni circa dove si troverebbero le coperture per una misura che sarebbe altamente dispendiosa per le casse dello Stato.
Silvio Berlusconi propone la misura del reddito di dignità per andare incontro alle fasce più deboli della popolazione. Il fondatore e leader di Forza Italia, intervistato da Radio 101, ha proposto l’introduzione di un “reddito di dignità” per contrastare l’emergenza povertà citando direttamente il modello proposto da Milton Friedman. “Lui la chiamava imposta negativa sul reddito, io lo chiamo reddito di dignità – ha detto il leader di Forza Italia – con la possibilità per chi si trova sotto una determinata soglia di reddito, che potrebbe essere individuata a quota 1000 euro, di non pagare le tasse e anzi ricevere dallo Stato una somma che permetta di arrivare ai livelli di dignità garantita dall’Istat”.
Come funzionerebbe il reddito di dignità
Supponendo quindi che il livello minimo di reddito sia fissato a 1.000 euro, la tassazione fino a questo livello di reddito minimo sarebbe pari a zero. Pertanto chi è sotto tale soglia vedrebbe intervenire lo stato a integrare il reddito fino al raggiungimento del valore stabilito, trasferendo al singolo soggetto un importo pari alla differenza tra reddito minimo e quello effettivamente percepito. Se il reddito è di 600 euro mensili, lo Stato lo integrerà con i restanti 400 euro.
Misure quali reddito di dignità o reddito di cittadinanza necessitano di un forte dispendio di risorse da parte dello Stato e l’Italia è sempre alle prese con le difficoltà a rispettare gli impegni di rientro del deficit con un debito pubblico pai a oltre il 130% del Pil.
Le altre proposte fiscali
Tra le proposte fiscali di Berlusconi c’è anche la defiscalizzazione totale per i giovani neoassunti (“Deve essere per le aziende molto conveniente assumere un giovane”). Poi ha rilanciato la proposta di pensioni minime a 1000 euro e di agevolazioni fiscali per chi si prende cura di un animale domestico. “Introdurremo facilitazioni per adottare tanti cani e gatti che sono creature che hanno diritti da difendere. Il grado di civiltà di un Paese si misura anche da come vengono trattati gli animali”, ha detto il numero uno di FI.