Warren Buffett sta bene? Frase Doug Kass riaccende interesse verso segreto più ben custodito della finanza mondiale
Nel 2015, in occasione di un’intervista rilasciata ai giornalisti, aveva detto di non avere nessuna intenzione di andare in pensione, aggiungendo che sarebbe stato “folle” lasciare il lavoro.
“Non è questa l’idea che ho della vita”, aveva sottolineato l’allora 85enne Warren Buffett. Di anni ora Buffett, tra i nomi più altisonanti della finanza mondiale, ne ha 87: un’età che inevitabilmente scatena boom di indiscrezioni su chi sarà, prima o poi, il suo successore.
Il mistero è stato rispolverato dal suo amico e collega Doug Kass che, nell’elencare quelle che ritiene le 15 grandi sorprese del 2018, ha incluso nella sua classifica anche Buffett:
“La conglomerata Berkshire Hathaway di Warren Buffett -ha scritto Kass – farà un’acquisizione del valore di $75 miliardi all’inizio del 2018. Poco dopo l’annuncio dell’accordo, che sarà l’ottavo più grande dell’ultimo decennio, Buffett farà il nome di chi lo sostituirà, a partire dall’anno prossimo”.
Kass ha aggiunto che il guru di Omaha non potrà rimanere in carica “per motivi di salute, che gli impediranno anche di partecipare all’assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway all’inizio di maggio, a Omaha, in Nebraska”.
Quale sia la fondatezza di queste previsioni, non è dato ancora sapere. Di fatto, il nome del successore di Buffett rimane uno dei segreti meglio custoditi nel mondo della finanza.
E Buffett prende i rumor anche con una certa autoironia. Indicativa la sua frase: “Se morissi stanotte, il titolo salirebbe domani”, proferita in occasione dell’assemblea degli azionisti di Berkshire Hathaway, che si è svolta a maggio a Omaha.
In quell’occasione, Buffett ha fatto notare come diversi siano gli investitori a scommettere su un eventuale spezzatino di Berkshire, che garantirebbe a loro avviso un valore maggiore rispetto a quello attuale.
Lasciando perdere le previsioni di Kass, Buffett rimane per ora ben ancorato alla sua poltrona e il suo desiderio di non vedere smembrata la sua Berkshire da fondi avvoltoi e investitori attivisti è ben noto.
Tanto che il finanziere ha già dato vita a un board ad hoc che sostiene il suo approccio, così come ha già deciso, secondo un articolo pubblicato recentemente su Bloomberg, che dopo la sua morte le azioni saranno affidate ad associazioni di beneficenza, che verranno gestite dalla sua famiglia e dai suoi amici.
Buffett ha anche incaricato due ex gestori di hedge fund, Todd Combs e Ted Weschler, di esplorare il prossimo AD di Berkshire. I due gestiscono il portafoglio azionario del valore di circa 20 miliardi della società, che si preparano a controllare una volta che Buffett non ci sarà più.
Una lettera firmata dal vicepresidente Charles Munger ha tuttavia alimentato, di recente, nuove speculazioni.
Nella missiva Munger ha definito due dirigenti di Berkshire, Ajit Jain e Greg Abel, esempi di”leader globali” che in un certo senso sono meglio dei loro capi. Successivamente Buffett ha tuttavia negato che i due fossero “in corsa” per prendere il suo posto.
Negli ultimi giorni è stato fatto anche il nome di Matthew Rose, presidente esecutivo di BNSF Railway. (che fa capo a Berkshire).