Intesa SanPaolo, Messina: Italia ha permesso che su banche focus fosse solo su NPL, tra l’altro lordi
Nel corso del convegno sulle banche in corso a Bologna “La banca motore dell’economia nel contesto europeo”, il numero uno di Intesa SanPaolo, l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo, ha messo in evidenza la posizione di debolezza in cui l’Italia continua a trovarsi, a livello comunitario.
A suo avviso la dimostrazione è rappresentata dall’ostinazione con cui le autorità di regolamentazione continuano a voler disciplinare il problema dei crediti deteriorati (tipico soprattutto dell’Italia), come dimostra l’addendum della Bce sugli accantonamenti.
“C’erano tre grandi problemi da affrontare a livello europeo in tema di banche: quello dei derivati, quello dei repossessed asset (come per la Spagna con lo scoppio della bolla immobiliare) e infine gli npl, problema soprattutto italiano”, ha ricordato Messina.
“Bene -ha continuato – abbiamo permesso che ci si concentrasse solo su questi e siamo stati talmente deboli da permettere che si parlasse di Npl lordi anziché netti, cosa che non ha senso se uno ha fatto degli accantonamenti. Quando si parla di 53 miliardi di npl per Intesa Sanpaolo è completamente assurdo, perchè questi sono lordi ma ci sono gli accantonamenti. Il problema è che anche nella comunicazione abbiamo permesso che passasse il principio del lordo. Abbiamo bisogno di avere in questi contesti europei persone che facciano veramente i nostri interessi, che facciano una operazione di verità”.