Piazza Affari chiude l’ottava in gran spolvero, banche euforiche con Basilea IV soft
Finale d’ottava in deciso rialzo per Piazza Affari. L’azionario oggi ha beneficiato dell’accordo tra UE e Gran Bretagna che sarà sottoposto al vertice Ue del 14-15 dicembre. Buone notizie in arrivo dagli Stati Uniti con il Congresso Usa che ha approvato una serie di misure volte a rinviare di due settimane lo shutdown (chiusura dei servizi ritenuti non essenziali) che altrimenti sarebbe scattato oggi. Sullo sfondo rimane anche l’ottimismo per l’intesa finale sulla riforma fiscale.
Sponda importante anche dai dati macro. In Cina l’export è salito ben oltre le attese, così come le importazioni. Negli Usa invece le non farm payrolls sono cresciute di 228 mila unità, più del previsto (consensus era +200mila). Stabile al 4,1% il tasso di disoccupazione che si conferma sui minimi a quasi 17 anni.
In chiusura l’indice Ftse Mib segna un progresso dell’1,40% % a 22.773 punti. In prima fila le banche con rialzi superiori al 6% per Unicredit, +5,78% per Banco Bpm, +4,62% Bper e +3,8% per Intesa Sanpaolo. Ieri è arrivato il via libera all’aggiornamento delle regole di Basilea IV, che saranno operative non prima del 2022. Indicazioni accolte bene dal mercato che temeva un eventuale trattamento differente dei titoli di Stato in portafoglio alle banche che sarebbe andato a pesare soprattutto sui bilanci delle banche italiane. Equita Sim sottolinea come si tratti di disposizioni “più soft del previsto” e stima un impatto medio sul CET degli istituti italiani di 112 punti base.
Ha corso anche oggi Telecom Italia con un +2,86% a 0,7545 euro. La tlc italiana ha ricevuto diverse offerte preliminari non vincolanti per Persidera da parte di potenziali acquirenti che sono stati ammessi alla fase successiva di vendita. “Attualmente è in corso la due diligence da parte dei potenziali acquirenti che hanno presentato offerte preliminari non vincolanti e sono stati ammessi alla fase successiva dell‘iter”, rimarca la nota di Telecom.
Bene anche Mediaset (+1,61%). Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, ha dichiarato di avere la speranza di trovare un accordo con i francesi di Vivendi entro il 19 dicembre (data in cui è fissata l’udienza del tribunale civile) per risolvere il contenzioso a seguito della mancata acquisizione della pay tv Premium da parte del gruppo francese. La richiesta danni complessiva da parte di Mediaset e Fininvest a Vivendi è pari a 3 miliardi.