Piazza Affari in corsa grazie a ok riforma fiscale, sprint di Buzzi e Fca. Tonfo di Prysmian
Piazza Affari apre bene la settimana sotto la spinta del via libero del Senato americano alla riforma fiscale. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un balzo dell’1,16% a quota 22.362 punti. Con una maggioranza risicata di 51 voti contro 49 il Senato ha approvato un piano di riforma fiscale che prevede l’abbattimento della corporate tax al 20% dal 35%. Un pacchetto da complessivi 1.400 miliardi di dollari considerato pro crescita economica. Gli analisti stimano un possibile impatto positivo della riforma dello 0,3% sul Pil Usa nei prossimi anni.
Tra i migliori titoli di giornata c’è Fca (+3,25% a 14,59 euro) che risulta tra i maggiori potenziali beneficiari della riforma fiscale negli Usa. Inoltre Fca ha trovato sponda nelle parole del ceo Sergio Marchionne che ha parlato di colloqui con la coreana Hyundai per aumentare la collaborazione tra i due gruppi. Marchionne ha comunque escluso l’ipotesi di un futuro matrimonio con il gruppo coreano.
Spunto rialzista anche per Buzzi Unicem (+4,88%). A dare slancio al titolo della società cementiera il via libera del Senato Usa al testo della riforma fiscale. Buzzi risulta avere oltre il 50% della propria corrente base fiscale negli Usa ed è quindi tra i maggiori potenziali beneficiari del taglio della corporate tax. Supponendo un taglio conservativo del 10% dell’effettiva aliquota dell’imposta sulle società, Mediobanca Securities stima impatti positivi sull’EPS 2018 per Buzzi nell’ordine del 9%.
In controtendenza Prysmian (-4,07%). La società guidata da Valerio Battista ha annunciato di avere raggiunto un accordo per rilevare la statunitense General Cable. La valutazione della società, inclusi il debito netto e altre passività, è di circa 3 miliardi di dollari. Il prezzo rappresenta un premio dell’81% rispetto alla quotazione di General Cable lo scorso 14 luglio, ultimo giorno prima dell’avvio di un processo di analisi di alternative strategiche. Prysmian stima che il gruppo, a seguito della combinazione, sarà in grado di generare sinergie per circa 150 milioni di euro entro cinque anni dal perfezionamento dell’operazione.