Alitalia e Lufthansa più vicine, domani si parlerà di sinergie ed esuberi
Commissari di Alitalia pronti a un nuovo giro di colloqui con gli interessati a rilevare il controllo dell’ex compagnia di bandiera. Il ministro dei trasporti, Graziano Delrio, ha confermato che “sarà un’altra settimana di lavoro” con l’attenta valutazione delle offerte in campo. L’intento di commissari e governo è quello di strappare delle condizioni migliori e capire meglio le intenzioni, soprattutto sul fronte occupazionale, di Lunfthansa e degli altri pretendenti.
La partita a scacchi è ancora alle prime battute ma Lufthansa appare in decisa posizione di vantaggio. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i commissari voleranno domani a Francoforte per approfondire il discorso con il vettore tedesco, considerato da palazzo Chigi l’interlocutore più accreditato, a patto – come rimarcato dal ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda – che alzi l’offerta.
I tedeschi pensano a circa 2000 esuberi
Si parlerà nel dettaglio delle intenzioni di Lufthansa, soprattutto sul fronte occupazionale. Nei piani di Lufthansa c’è una “New Alitalia” che a regime abbia 6.000 dipendenti e una flotta di 90 aerei. Complessivamente gli esuberi dovrebbero toccare quota 2 mila. Il ceo di Lufthansa Carsten Spohr dettaglierà anche i programmi relativi a rotte, sinergie e in ultimo offerta finanziaria che i tedeschi sono disposti a mettere sul piatto. Spohr è appoggiato dal consiglio di sorveglianza che vede il mercato italiano molto interessante, ma non è disposto ad andare avanti a tutti i costi e non vuole rimanere invischiato in trattative eccessivamente lunghe.
Oggi è il turno di Cerberus
Oggi intanto ci sarà l’incontro con gli emissari del fondo speculativo Cerberus, che ha messo sul piatto un’offerta da 400 mln di euro per rilevare tutti gli asset di Alitalia. Probabilmente sarà l’occasione giusta per dettagliare bene le intenzioni del fondo statunitense che, stando alle indiscrezioni delle scorse settimane, avrebbe in mente una alleanza con easyJet costituendo una holding, che sarebbe controllata dal gruppo di private equity, ma in cui entrerebbero anche lo Stato, attraverso la CDP (Cassa depositi e prestiti) e i sindacati dei piloti e del personale di terra e di volo. In tal senso i commissari avranno modo di verificare venerdì 1 dicembre anche le intenzioni del vettore low cost easyJet.