Banche: multa Antitrust da 11 milioni a Unicredit, Bnl e Intesa Sanpaolo per pratiche commerciali scorrette
Unicredit, Banca Nazionale del Lavoro (Bnl) e Intesa Sapaolo dovranno pagare complessivamente 11 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette. Lo ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, chiudendo tre procedimenti istruttori. Secondo l’Antitrust le tre banche hanno adottato condotte aggressive, aventi ad oggetto la pratica dell’anatocismo bancario, ovvero il calcolo degli interessi sugli interessi a debito nei confronti dei consumatori. Secondo i claocli del Codacons, l’anatocismo ha arricchito le casse delle banche per 2 miliardi di euro all’anno.
Il quadro normativo attualmente consente l’applicazione degli interessi solo ed esclusivamente per gli interessi che il cliente autorizzi preventivamente ad addebitare sul conto corrente. Secondo l’Antitrust però le banche hanno attuato una politica di forte spinta all’acquisizione delle autorizzazioni adottando varie strategie con le quali i clienti sono stati sollecitati a concedere l’autorizzazione, nel presupposto che l’addebito in conto corrente degli interessi debitori fosse il modus operandi ordinario. Questa strategia è stata sostenuta da varie azioni: attraverso sollecitazioni e monitoraggio da parte della rete interna coinvolta, sia sui canali fisici (posta e filiali), sia sull’internet banking. Ciò è avvenuto con l’uso di comunicazioni personalizzate precompilate, email e pop-up nella homepage delle aree clienti volti all’attivazione delle procedure di autorizzazione online preventiva all’addebito in conto degli interessi debitori che non consentivano al consumatore di fornire il diniego espresso all’autorizzazione.
Le banche inoltre hanno fatto attenzione nell’informativa fornita ai clienti a rilevare solo le possibili conseguenze negative in caso di mancata autorizzazione, evidenziando gli effetti in caso di mancato pagamento degli interessi in termini di interessi di mora e di segnalazione alle banche dati finanziarie e creditizie sui cattivi pagatori, e non accennando alle conseguenze dell’autorizzazione connesse con l’applicazione di interessi anatocistici. Per queste ragioni l’Antitrust ha sanzionato UniCredit per 5 milioni, Bnl per 4 milioni e Intesa Sanpaolo per 2 milioni.