Lusso: “Eataly del lusso”? Una possibile strada per valorizzare marchi italiani nel mondo, secondo Deutsche Bank
Il futuro della moda italiana si divide tra opportunità da cogliere e risorse da valorizzare. E una “Eataly del lusso” potrebbe essere una soluzione originale ed efficace proprio per valorizzare i marchi italiani nel mondo. Una possibile strada da percorrere, secondo Francesca Di Pasquantonio, head of global luxury research di Deutsche Bank, che ha presentato l’analisi “Il futuro della moda in Italia: opportunità da cogliere e risorse da valorizzare“, in occasione della 22esima edizione del “Fashion & Luxury Summit”, organizzato in partnership con la banca tedesca.
“In Italia ci sono risorse, idee e talenti, che però non sono ancora valorizzati come dovrebbero a livello di sistema – spiega l’esperto di Deutsche Bank -. Che sia la volta buona per creare un conglomerato italiano del lusso, o, perché no, una Eataly del lusso – Lux-taly? Potrebbe essere una soluzione originale ed efficace per valorizzare su scala globale i marchi italiani che non possono farlo individualmente, aiutando così a convertire il potenziale in risultati”.
L’esperto della banca tedesca sottolinea che la forza del “Made in Italy” e la presenza di numerosi brand e aziende medio-piccole con moltissimo potenziale di sviluppo, insieme a una manifattura di qualità e all’artigianalità tradizionalmente radicate nei territori, rappresentano indubbiamente, nell’attuale contesto, dei punti di forza e una marcia in più per il paese. “E’ tuttavia necessario uno sforzo di sistema per rispondere in maniera adeguata alle sfide globali”, afferma Di Pasquantonio.
C’è poi la questione consolidamento. Secondo l’analista, esiste molto movimento nel mondo dell’M&A, dato dall’elevata generazione di cassa del settore e situazioni patrimoniali molto solide. I grandi gruppi hanno molta disponibilità e l’Italia offre diverse gemme appetibili: brand solitamente di dimensioni medio-piccole con una buona riserva di liquidità e con un valore potenziale ben al di sopra dei ricavi attuali. “Le acquisizioni però non sono necessariamente un male – afferma l’analista di Deusche Bank – e spesso sostengono tessuto produttivo e filiera italiana, come molti casi di successo dimostrano”.
Settore lusso: un ritorno alla crescita che fa bene all’Italia
In Italia, il mercato del lusso è ritornato a produrre crescita, grazie ad una ripresa sostenuta rispetto al 2016. Il settore globale del lusso si avvia a chiudere il 2017 con una progressione del 6-7% a tassi costanti rispetto allo scorso anno, in accelerazione rispetto alle previsioni di alcuni mesi fa e trainando con se il Made in Italy. Dalla ricerca firmata da Francesca Di Pasquantonio emerge che “il fulcro della crescita continua ad arrivare dalla Cina, che rappresenta più di un terzo della domanda, ma si registrano anche un ritorno del consumatore europeo, una crescente spinta dal travel retail e un protagonismo dei Millennials, non solo in quanto consumatori, ma anche in virtù del loro potere di ispirare le scelte d’acquisto della ben più facoltosa generazione X”.