Economia: previsto un rafforzamento della ripresa in Italia nei prossimi mesi
La ripresa dell’Italia si rafforzerà nei prossimi mesi. Lo prevede l’Istat nella consueta nota mensile dedicata all’andamento economico del Paese. “L’indicatore anticipatore – si legge nel rapporto – registra una variazione marcatamente positiva delineando un rafforzamento della fase di crescita economica“. In miglioramento i segnali di ripresa in tutti i comparti produttivi e nel mercato del lavoro in un contesto in cui la crescita economica internazionale prosegue su ritmi sostenuti accompagnata dall’espansione del commercio mondiale. Intanto continua il rallentamento dell’inflazione.
Imprese in fase di espansione, unica eccezione è nell’edilizia
Continua la fase positiva per il settore manifatturiero. Secondo la rilevazione dell’Istat, la produzione è aumentata in tutti i comparti dell’industria con incrementi di maggior intensità per i beni strumentali (+2,3%), i beni intermedi (+2,2%) e l’energia (+5,0%). A settembre le esportazioni con i paesi extra-Ue sono aumentate del 2%, sostenute dalle vendite del comparto energetico e dei beni strumentali, mentre le importazioni sono diminuite del 3,4%. Unico settore che rimane indietro è quello delle costruzioni, in cui si rileva una continua fase di stagnazione dell’attività. Ciò si riflette sul clima di fiducia delle imprese che ha mostrato miglioramenti diffusi ma non nel settore delle costruzioni.
Occupazione attesa in miglioramento nei prossimi mesi
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, a settembre la crescita dell’occupazione ha registrato una pausa e il tasso di disoccupazione si è mantenuto all’11,1%, con un aumento per le classi 15-24 anni (+0,6 punti percentuali) e 25-34 anni (+0,7 punti percentuali). Tuttavia, nel terzo trimestre dell’anno gli occupati sono aumentati dello 0,5%. E per i prossimi mesi si intravvedono segnali incoraggianti, con l’occupazione attesa migliorare. L’Istat rileva che a ottobre le attese sull’evoluzione dell’occupazione per i successivi tre mesi risultano in miglioramento per tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. La ripresa continua a esere sostenuta dai consumi interni, grazie anche a un clima di fiducia delle famiglie in ulteriore aumento a ottobre, continuando la fase di crescita iniziata a maggio. A settembre il volume delle vendite al dettaglio ha segnato un forte aumento pari a +0,9%.
Prezzi in discesa, ma visti più dinamici nei prossimi mesi
L’inflazione si conferma in discesa. A ottobre in base alle stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento tendenziale dell’1%, in riduzione di un decimo di punto rispetto a settembre. A fronte di contenute spinte al rialzo per le componenti maggiormente volatili (energia e alimentari non lavorati), il rallentamento è imputabile principalmente alle pressioni al ribasso in alcune voci dei servizi. La dinamica di fondo decelera ulteriormente (+0,5% da +0,7% in settembre), tornando sui tassi di inizio anno. Tuttavia le aspettative degli operatori per i prossimi mesi sono di un’inflazione leggermente più dinamica. In particolare, in ottobre le imprese della manifattura che producono beni destinati al consumo hanno rivisto al rialzo le attese per i loro prezzi di vendita, con un aumento del saldo destagionalizzato tra chi dichiara intenzioni di rincari e diminuzioni nei listini. Questo saldo ha raggiunto il valore più alto degli ultimi quattro anni. Anche tra i consumatori si delineano attese di maggiore dinamicità.