Imprese: Tamburi, “aprire le nuove generazioni alla cultura dell’equity”
“La cultura dell’equity è ancora indietro. Bisogna fare un discorso culturale e lavorare sulle nuove generazioni. Le seconde e terze generazioni di imprenditori hanno sensibilità diverse, ma la cultura è ancora molto indietro sull’apertura dei capitali. C’è da dire che tanta gente ha capito che non c’è alternativa all’equity e ad aprire i capitali e essere meno provinciali. Il ragionamento sulla quotazione è di lungo respiro. Google e Amazon che bisogno avevano di quotarsi in Borsa? Nessuno perché avevano grande liquidità, ma lo hanno fatto perché hanno capito che il sistema capitalistico moderno non ha alternative alla quotazione in Borsa”. A dirlo Giovanni Tamburi, fondatore, presidente e amministratore delegato Tip – Tamburi Investment Partners, nel corso del suo intervento sul tema “Bisogna instillare la cultura dell’equity negli imprenditori italiani” durante il Forum Finanza Alternativa organizzato dal Sole 24 Ore.
“Le aziende più lungimiranti devono quotarsi in Borsa – prosegue Tamburi -. In particolare, dobbiamo curare il retail perché è una risorsa pazzesca, e in questo senso l’Italia deve fare più degli altri. Abbiamo migliaia di società bellissime, è un serbatoio pronto. E poi perché investire in fondi esteri? Dobbiamo invece costruire opportunità sulle aziende italiane”.