Barometro Crif: mutui e surroghe in forte calo a settembre
La progressiva perdita di interesse verso le surroghe frena l’andamento delle richieste di mutuo. A settembre si è, infatti, assistito a una nuova forte contrazione, con una flessione del 13,8% rispetto al corrispondente periodo 2016, riconducibile prevalentemente alla progressiva perdita di interesse da parte delle famiglie verso la rottamazione dei vecchi mutui. Se si prendono in considerazione i primi 9 mesi dell’anno nel loro complesso, la contrazione è dell’8,2%. Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo Barometro Crif, che emergono analizzando le interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie della società relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online).
“Le rilevazioni relative al terzo trimestre dell’anno hanno evidenziato un calo delle richieste di mutui, portando in negativo il saldo su base annua. Alla forte diminuzione del fenomeno delle surroghe registrato negli ultimi mesi, cui va ascritta la performance negativa, si sta però contrapponendo il consolidamento della ripresa dei nuovi mutui richiesti a sostegno delle maggiori compravendite che stanno caratterizzando il mercato immobiliare”, commenta Simone Capecchi, executive director di Crif. – Un’offerta a condizioni ancora estremamente appetibile continuerà a sostenere il comparto del credito immobiliare anche se gli operatori di settore si trovano a fare i conti con pressioni normative che, ad esempio, pongono sempre di più l’accento sulle garanzie reali sottostanti il finanziamento, con un focus particolare sull’accuratezza delle valutazioni degli immobili.”
Altre tendenze
Nel mese di settembre il valore medio dei mutui richiesti dalle famiglie si è attestato a 123.567 euro, in leggera crescita (+0,5%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. “Va evidenziato, però, che rispetto agli altri mesi dell’anno in corso, tra agosto e settembre si è assistito a una riduzione del valore medio che ha assorbito parte degli aumenti registrati nei primi 7 mesi”, spiegano da Crif. Complessivamente, nel penultimo trimestre dell’anno la performance risulta comunque positiva, con l’importo medio richiesto pari a 125.449 Euro (+1,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2016).
Quanto alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, da gennaio a settembre la classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro rimane la preferita dagli italiani, con una quota pari al 29,4% del totale. Rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2016, in generale, le fasce di importo maggiore continuano a guadagnare peso (+1,1 punti percentuali per le classi di importo superiore ai 150.000 euro).
Anche per quanto riguarda la distribuzione delle richieste di nuovi mutui e surroghe per durata, le preferenze delle famiglie italiane non subiscono variazioni: nella classe compresa tra i 16 e i 20 anni si concentra, infatti, la quota maggiore di richieste, con il 24,4% del totale (+0,2 punti percentuali rispetto all’intervallo gennaio-settembre 2016), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 22,0%.