Zona euro: Pmi manifattura cresce. Forza euro non ha impattato su crescita export (Markit)
Sono giunte indicazioni positive a settembre dal settore manifatturiero dell’eurozona. Sostenuta dalla forte domanda e dai maggiori ordini ricevuti, la produzione manifatturiera della zona euro è cresciuta al livello più veloce in quasi sei anni e mezzo. “L’espansione del settore manifatturiero dell’eurozona ha raggiunto a settembre livelli ancora più alti, con il Pmi che è aumentato ad un tasso superato solo una volta durante gli ultimi 17 anni. La ripresa pare inoltre essere sempre più generale, con un incremento della domanda riportato dappertutto. Riportando la crescita più forte da giugno 2008, anche dalla Grecia arrivano buone notizie”, ha commentato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit, sottolineando che “l’impennata dei nuovi ordini ha inoltre incoraggiato le imprese manifatturiere ad assumere altro personale, ad un tasso mai osservato durante i precedenti venti anni di storia dell’indagine Pmi”.
“Anche l’ottimismo circa l’attività futura è migliorato, sottolineando un approccio sempre più positivo tra i produttori dell’area euro – ha affermato Williamson -. Il rafforzamento dell’euro sinora non ha avuto nessun impatto sulla crescita delle esportazioni, incluso il commercio intra eurozona, e le condizioni della domanda nazionale pare siano nel complesso migliorate.
“Poiché con la ripresa arrivano anche maggiori pressioni inflazionistiche, si intensificano le previsioni di un imminente annuncio da parte della Bce circa una riduzione graduale delle politiche di stimolo”, ha concluso l’esperto.