Finanza Notizie Italia Spesometro 2017 nel caos: scadenza posticipata al 5 ottobre

Spesometro 2017 nel caos: scadenza posticipata al 5 ottobre

26 Settembre 2017 10:59

Lo Spesometro 2017 è finto nel caos e l’agenzia delle Entrate corre ai ripari. L’agenzia guidata da Ruffini ha infatti deciso di posticipare al 5 ottobre la presentazione delle fatture telematiche, fissata inizialmente per giovedì 28 settembre. “Saranno ritenute tempestive le comunicazioni relative ai dati delle fatture presentate entro il 5 ottobre 2017”, si legge in una nota dell’agenzia nella quale si precisa che gli uffici valuteranno “la possibilità di non applicare le sanzioni per errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall’originaria scadenza”.

Una comunicazione ufficiale che è arrivata dopo il polvero che si è sollevato in sci allo stop del servizio web ‘Fatture e Corrispettivi’, temporaneamente sospeso per manuntenzione dalla serata del 22 settembre,  dopo la scoperta di un “buco informatico” nel sistema. Adesso, il servizio è nuovamente disponibile agli utenti “a valle di alcuni interventi correttivi effettuati da Sogei, che gestisce il sistema informativo dell’Anagrafe Tributaria”, ha spiegato l’agenzia aggiuggendo che il servizio web per l’invio dei dati delle fatture è stato ripristinato, ma senza alcune funzionalità (sono in corso interventi da parte di Sogei per ripristinare al più presto il servizio completo): modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web; la visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali IVA e quelle relative ai corrispettivi; la precompilazione dei dati all’interno della funzionalità di generazione dati fattura.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha dichiarato che l’utilizzo dei sistemi informatici per l’invio di un numero così importante di dati, dovrebbe essere preceduto da un periodo di prova. “Si comprendono – spiega – le difficoltà collegate ad un adempimento così imponente per numero di dati ed utenti, ma in previsione di ulteriori utilizzi dei sistemi informatici per invio dati e documenti , quale la fattura elettronica tra privati, sarebbe opportuno un periodo di prova che coinvolgesse le rappresentanze degli intermediari fiscali”. E aggiunge: “noi come sempre se interpellati, siamo a disposizione per ogni possibile collaborazione costruttiva che possa contribuire ad evitare tensioni e ritardi a contribuenti, intermediari fiscali e P.A. Ora contribuenti ed intermediari attendono un doveroso e rapido intervento di MEF ed Agenzia delle Entrate”.