Dimon fa mea culpa, il ceo di JP Morgan si scusa per battuta su partito comunista cinese
“Mi dispiace e non avrei dovuto fare quel commento. Stavo cercando di enfatizzare la forza e la longevità della nostra banca”. Così l’amministratore delegato di JP Morgan Chase, Jamie Dimon, a 24 ore di distanza si scusa per le sue osservazioni secondo cui la sua banca durerà più a lungo del Partito comunista cinese.
Dimon aveva infatti detto: “Ho fatto una battuta l’altro giorno sul fatto che il Partito Comunista sta celebrando il suo centesimo anno, così come JP Morgan. Scommetto che noi dureremo più a lungo”. Parole che certamente non hanno fatto piacere a Pechino. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha detto: “È davvero necessario citare tali osservazioni che hanno solo lo scopo di attirare l’attenzione della gente?”.
JP Morgan ha grandi ambizioni in Cina e ad agosto ha ottenuto l’approvazione normativa da Pechino per diventare il primo proprietario straniero completo di un’agenzia di intermediazione mobiliare nel paese.