Report McKinsey, Brusca frenata del private banking nel 2016. Soprattutto in Europa
Nonostante le previsioni indichino che nell’arco di nove anni (dal 2016 al 2025) le ricchezze degli individui che detengono asset finanziari superiori al milione di euro (High Net Worth Households – HNWI) aumenteranno quasi del doppio (passando da 59 mila miliardi a 101 mila miliardi di euro), l’industria del private banking ha ingranato la marcia bassa nel 2016. L’European Private Banking Survey, report annuale di McKinsey elaborato su un campione di 190 banche private nei principali mercati mondiali, indica infatti che la crescita media annua stimata per il settore si colloca intorno al 6%, in calo rispetto all’8% registrato tra il 2008 e il 2015. Questo rallentamento è tanto più evidente in Europa occidentale, dove le previsioni di crescita si riducono al 4 per cento.
Performance deludenti
Tale disaffezione trova facile sponda nelle performance deludenti (sia in termini di crescita del patrimonio gestito, sia di redditività) offerte dall’industria del Private Banking nell’Europa occidentale nel corso del 2016. Come indicato da McKinsey, infatti, l’insieme dei profitti aggregati ricavati dalla gestione degli asset di clienti ad alto valore netto è diminuito per la prima volta dal 2009 – registrando un calo del 10% sul 2015 – in seguito a una crescita limitata dell’AuM (Asset under Management) pari solo al 3% e di una riduzione del profitto (in diminuzione di 3 punti base) rispetto al 2015, per un calo complessivo del 13%.
Le azioni di gestione dei costi delle banche non hanno compensato la significativa riduzione del margine di profitto: a causa del basso tasso di interesse e dell’attività di intermediazione ridotta, la marginalità dei ricavi è scesa quindi di 4 punti rispetto al 2015, registrando così il più significativo calo dal 2008.
Le azioni di gestione dei costi delle banche non hanno compensato la significativa riduzione del margine di profitto: a causa del basso tasso di interesse e dell’attività di intermediazione ridotta, la marginalità dei ricavi è scesa quindi di 4 punti rispetto al 2015, registrando così il più significativo calo dal 2008.
I nuovi mercati
In controtendenza rispetto alla situazione dell’Europa occidentale, alcune regioni saranno testimoni di un’espansione più ampia degli asset: in Asia, per esempio, è prevista una crescita del 10% annuo, mentre in America Latina e nell’Europa centrale la crescita sarà del 9 per cento.
Allarme profitti
Questi risultati sono fonte di allarme per le banche private dell’Europa occidentale. Il report McKinsey evidenzia quindi come i modelli di business richiedano cambiamenti significativi per fronteggiare una serie di trend di mercato sfavorevoli come l’incertezza macroeconomica e la volatilità del mercato, le norme che aumentano i requisiti di trasparenza, le richieste dei clienti di ottenere maggiore valore aggiunto dai loro intermediari finanziari, e l’accelerazione dell’impatto di prodotti e servizi digitali.