Borse USA sotto la parità, Harvey spinge le nuove richieste di sussidio in quota 300 mila
Seduta altalenante per gli indici a Wall Street all’indomani dell’accordo bipartisan per innalzare il debito fino al 15 dicembre. “È una buona notizia perché, in primo luogo, si prende tempo su una questione così importante che evita lo shutdown, altrimenti in partenza ad ottobre”, ha commentato Vincenzo Longo, Market Strategist di IG. “In secondo luogo, l’accordo potrebbe essere visto anche come un timido segnale di riavvicinamento tra Trump e il Congresso dopo le recenti spaccature”.
Nel giorno del meeting della BCE, il Dow Jones arretra dello 0,23%, lo S&P500 dello 0,14% e il Nasdaq delo 0,06%. Nel comparto hi-tech Apple segna un -0,64% dopo le indiscrezioni su un prossimo accordo sui diritti musicali con Warner Music e Sony. Alphabet (+0,28%) sarebbe invece in procinto di siglare un’intesa con il produttore taiwanese HTC.
Urban Outfitters (-1,14%) non capitalizza una view sulle vendite “same-store” migliore delle stime mentre Amazon.com (+1,04%) beneficia dell’avvio della copertura con valutazione “buy” da parte di D.A. Davidson.
Tra i dati macro del giorno troviamo le indicazioni arrivate dalle nuove richieste di sussidio, spinte dall’uragano Harvey a ridosso delle 300 mila unità (298 mila), e l’aggiornamento sul sentiment dei consumatori IBD/TIPP (Investor’s Business Daily e TechnoMetrica Institute of Policy and Politics), in amento a 53,4 punti.
Per quanto riguarda le commodity, è stato il giorno dei numeri relativi gli stock statunitensi di gas (+65 miliardi di piedi cubi) e petrolio (+4,6 milioni di barili).