Italia: battuta d’arresto per le vendite al dettaglio a luglio. Tiene il comparto alimentare
“Dopo i dati positivi di giugno, ora le vendite scendono rispetto al mese precedente e, anche su base annua, segnano una battuta d’arresto in valore e calano dello 0,4% in volume”. Questo il commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ai dati relativi le vendite al dettaglio diffusi questa mattina dall’Istat.
“I saldi estivi partiti proprio a luglio si sono rivelati un flop e non hanno fatto registrare alcun incremento delle vendite al dettaglio”, gli fa eco il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
Nel mese di luglio le vendite al dettaglio hanno segnato un calo, rispetto al mese precedente, dello 0,2% sia in valore sia in volume. Deluse le attese degli analisti, orientati per un aumento dello 0,4%. Secondo quanto precisato dall’Istituto nazionale di statistica, le vendite di beni alimentari registrano un aumento dello 0,1% in valore e una flessione di pari entità in volume; le vendite di beni non alimentari registrano un -0,3% sia in valore sia in volume.
Rispetto a luglio 2016, le vendite al dettaglio restano stazionarie in valore e, come detto, diminuiscono dello 0,4% in volume. Per i prodotti alimentari si rileva una crescita dello 0,2% (-0,7% in volume) mentre nel caso di quelli non alimentari è rilevato una riduzione dello 0,1% (-0,2%).
“L’alimentare in controtendenza all’andamento generale tiene con un aumento un aumento rispetto al mese precedente (+0,1%) e all’anno precedente (+0,2%), ma cambia il carrello della spesa”, rileva la Coldiretti. “L’anomalia climatica ha influenzato comportamenti e consumi con gli Italiani che sono usciti meno da casa, hanno cucinato meno e hanno aumentato gli acquisti di cibi pronti e rinfrescanti oltre che di bibite e frutta che ha fatto registrare nel 2017 il record degli acquisti degli ultimi 17 anni”.