Lufthansa pigliatutto snerva Ryanair: vuole Air Berlin, e anche Alitalia. E ha in mente un piano
Nella battaglia dei cieli che si sta combattendo in queste ore, sia per la conquista degli asset migliori di Air Berlin che per quelli di Alitalia, lo scontro sembra essere soprattutto quello tra la tedesca Lufthansa e l’irlandese Ryanair. La compagnia tedesca farebbe parte infatti della rosa dei tre pretendenti interessati ad Alitalia, e i cui nomi sono stati riportati da La Stampa, insieme alla stessa Ryanair e a easyJet.
“Lufthansa, Ryanair e Easyjet. È gara a tre per conquistare Alitalia“, riporta La Stampa, facendo notare che la partita è ben lontana dall’essere conclusa. Anzi, deve ancora iniziare, visto che sono almeno tredici, segnala il quotidiano, le società che hanno presentato offerte non vincolanti per la compagnia di bandiera italiana, nella prima fase di vendita.
Il bando di vendita, viene ricordato, prevede due opzioni: “La vendita di Alitalia tutta intera oppure la divisione del gruppo in due parti con da un lato la parte «aviation» (aerei, flotta, direzione e manutenzione) e dall’altra la parte handling, che si occupa del carico e scarico merci e dell’assistenza a terra ai passeggeri”.
Lufthansa, Ryanair e Easyjet sarebbero interessate tuttavia solo agli asset del volo, ed è dunque difficile che Alitalia venga venduta alla fine in blocco.
“Più probabile dunque che i due segmenti avranno in futuro vita separata”, scrive La Stampa.
Per ora la fase di vendita procederà, con la presentazione di offerte vincolanti da parte delle interessate entro il prossimo 2 ottobre. La fase sarà completata entro i primi di novembre, in vista delle trattative che a quel punto avverranno tra il potenziale acquirente e Alitalia.
Ma Lufthansa starebbe affilando le armi, forte del sostegno del governo tedesco, sia per conquistare Alitalia che Air Berlin. E avrebbe anche un piano: promuovere un’alleanza tra i due gruppi, entrambi in amministrazione controllata ed entrambi con una storia con l’azionista Etihad.
Sarebbe un vero e proprio schiaffo per la compagnia irlandese Ryanair, anch’essa interessata agli asset di entrambe le compagnie, che più volte, nelle scorse settimane, ha puntato il dito contro la violazione delle regole europee sull’Antitrust.
In particolare, la scorsa settimana l’AD di Ryanair Michael O’Leary, nel dichiarare che il vettore è interessato a Air Berlin sia tutta intera che a parte dei suoi asset, si è scagliato contro la Germania di Angela Merkel – tra l’altro in piena campagna elettorale – , affermando che Ryanair è stata “ignorata” dalle autorità tedesche, e facendo anche un paragone con la vendita di Alitalia: una procedura, a suo avviso, che permette a “tutti di presentare un’offerta”, mentre “in Germania sta avvenendo esattamente il contrario”.
Le accuse di O’Leary trovano fondamento nelle stesse dichiarazioni del ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt che, qualche settimana fa, ha invitato chiaramente Lufthansa a farsi avanti per acquistare la maggior parte degli asset di Air Berlin. Motivo: la Germania ha bisogno di “un campione nazionale” nell’aviazione internazionale.
Ryanair non si è limitata alle accuse e, lo scorso 17 agosto, ha parlato di “chiara cospirazione” tra Lufthansa e il governo tedesco per far fallire Air Berlin, permettendo così alla prima compagnia di bandiera di fagocitare i suoi asset.
Il gruppo guidato da O’Leary ha presentato una denuncia presso il regolatore tedesco, il Bundeskartellamt, e la Commissione europea, contro il caso. Sempre giorni fa, è stato lo stesso quotidiano britannico Guardian ad affermare che una eventuale alleanza tra Lufthansa, prima compagnia aerea in Germania, ed Air Berlin, seconda tedesca caduta in bancarotta dopo che Etihad ha detto stop ai finanziamenti, sarebbe “vergognosa”, in quanto chiara sfida alla normativa antitrust dell’Unione europea.