Imprese: se ne aprono sempre di più, ma il saldo è ancora negativo. Tasso mortalità è pari all’8,9%
Cresce il numero delle imprese aperte in Italia, ma il saldo rimane negativo dimostrando ancora come il numero di quelle che chiude i battenti rimane superiore. Secondo i dati Istat, nel 2015 le aziende nate sono state oltre 279 mila, quasi 5 mila in più rispetto all’anno prima. Tuttavia, anche la mortalità d’impresa è in aumento: si stima infatti che le imprese cessate siano state quasi 340 mila, con un tasso di mortalità pari all’8,9%. Per il sesto anno consecutivo i processi di natalità e mortalità delle imprese hanno determinato un tasso negativo (-1,6%).
Guardando nel dettaglio, la natalità delle imprese cresce in tutti i macro-settori, soprattutto nel Commercio (+0,3 punti percentuali). L’evoluzione dei tassi di mortalità presenta invece dinamiche parzialmente divergenti: la mortalità aumenta in misura contenuta nell’Industria in senso stretto (+0,1 punti percentuali), con maggiore intensità negli Altri servizi (+0,6 punti percentuali) mentre diminuisce leggermente nel Commercio (-0,1 punti percentuali). Per le Costruzioni il tasso di mortalità rimane invariato all’11,3%. “Nel comparto dell’Industria, i tassi di natalità e di mortalità sono inversamente correlati al livello di intensità tecnologica dei settori”, spiega l’Istat. In altre parole i comparti a bassa tecnologia presentano tassi di natalità e mortalità sopra la media del comparto, mentre quelli ad alta tecnologia si attestano al di sotto della media.
A livello geografico, la natalità delle imprese aumenta soprattutto nel Mezzogiorno dove si registra il tasso di natalità più alto (8,8% nel 2015). Più contenuti gli aumenti nelle altre ripartizioni: nel Nord-Ovest si rehistra un +6,6%, nel Nord-Est un +5,9% e nel Centro un +7,8%.
La capacità di sopravvivenza delle nuove imprese cresce anche nel 2015: fra le nate l’anno precedente alla fine del 2015 l’80% è ancora in attività (+3,2 punti percentuali). A cinque anni dalla nascita, le imprese nate nel 2010 occupano circa 317 mila addetti, contro i 374 mila che avevano nell’anno di nascita. Ciò determina un calo di occupazione del 15,3%.