Smartworking, vorrei ma non posso. Un dipendente su tre vorrebbe lavorare sempre da casa
Due lavoratori italiani su tre (il 64%) si aspettano di lavorare sempre o per la maggior parte del tempo in ufficio o in presenza, ma solo il 38% lo desidera. Così una ricerca Remote Working di WTW, secondo cui un dipendente su tre (il 32%) ha dichiarato di voler lavorare sempre o prevalentemente da casa, ma solo il 14% pensa di poterlo fare, mentre il 30% ha detto di preferire una divisione equa tra giorni di lavoro da remoto e in presenza.
Smart working: cosa pensano gli italiani
I risultati della ricerca di WTW riflettono un grande cambiamento nei modelli del lavoro: l’84% ha dichiarato di aver lavorato sempre o quasi sempre in presenza prima della pandemia, mentre solo il 6% ha detto di aver lavorato sempre o quasi sempre da remoto. Il 37% delle persone che vorrebbero lavorare da remoto, ma che non lo possono fare, ha dichiarato di voler cambiare lavoro, e politiche di lavoro flessibili costituiscono ora il terzo fattore più importante per attrarre i talenti, solo dopo la retribuzione e il livello di sicurezza dell’impiego.
Ci sono squilibri che possono creare criticità rispetto all’engagement e alla performance dei dipendenti: il 27% delle persone che sono a proprio agio con le modalità di lavoro della propria azienda, ad esempio, ha dichiarato però di soffrire di stress, e questo dato sale al 42% per chi vorrebbe lavorare più spesso da remoto.
La ricerca ha inoltre rivelato che il 65% ha dichiarato che lavorare da casa permette di avere un miglior equilibrio fra vita privata e vita lavorativa, ma questo dato include un’ampia varietà di risposte, in quanto lo ha dichiarato il 54% degli uomini senza figli contro il 75% delle donne senza figli.