Eni, bene in Borsa: sponda da upgrade Barclays e da Brent verso 82$. Arriva alleanza nell’agricoltura sostenibile con BF
Eni tra le regine del Ftse Mib trainata dalla promozione di Barclays. Il big oil italiano è inoltre entrato nel capitale di BF, annunciando anche una alleanza strategica nell’agricoltura sostenibile. Una sponda al titolo del Cane a sei zampe, che guadagna circa l’1,3%, arriva anche dai nuovi rialzi delle quotazioni del petrolio che stamattina vede il Brent salire dello 0,7% verso quota 82 dollari al barile.
La promozione di Barclays: ora dice overweight
Da underweight a overweight. Questo l’upgrade firmato oggi da Barclays su Eni, con il target price che passa da 13 a 16 euro. Gli esperti della banca inglese sottolineano come l’azienda guidata da Descalzi sia diventata un perno in quanto leader nel settore della transizione energetica ed è destinata a fornire “rendimenti competitivi” agli investitori. Barclays vede molto potenziale a breve termine e tra catalizzatori cita il Capital Markets Day previsto per il prossimo lunedì 22 novembre, la proposta di Ipo di Eni retail e rinnovabili, e infine la possibile Ipo Var Energi. Da inizio anno Eni ha messo a segno in Borsa una crescita del 50%, facendo meglio del mercato di riferimento e in particolare dell’Euro Stoxx Oil & Gas che ha segnato un +19,7%.
Allenza nell’agricoltura sostenibile
Un “accordo di ampio respiro” che si concretizza in una alleanza strategica tra BF (Bonifiche Ferraresi), Eni e Intesa Sanpaolo. Il consiglio di amministrazione di BF ha approvato la nascita di una equity jv paritetica con Eni per lo svolgimento di attività “di ricerca, sperimentazione e analisi su sementi di piante oleaginose al fine di poterle utilizzare come feed-stock per le bioraffinerie Eni“. L’intesa prevede inoltre l’acquisto da parte di Eni di una partecipazione di minoranza nel capitale sociale di Bonifiche Ferraresi Società Agricola. In particolare, BF venderà e trasferirà a Eni, che acquisterà, 393.750 azioni di Bonifiche Ferraresi, rappresentative del 5% del capitale sociale della stessa, a fronte del pagamento di un prezzo pari a 20 milioni. L’acquisto consente a BF di rilevare una plusvalenza di circa 6,7 milioni. Il cda ha inoltre deliberato la proposta ai soci di un aumento di capitale riservato a Intesa Sanpaolo avente i medesimi termini di quello riservato ad Eni: in particolare, il cda propone all’assemblea dei soci di deliberare l’emissione di 6.201.550 azioni BF pari al 3,32% del capitale sociale di BF da offrire a Intesa. Il prezzo unitario è anche in questo caso di 3,225 euro per un controvalore complessivo di circa 20 milioni.
“Il consiglio di amministrazione ritiene che l’ingresso di Intesa nel capitale della società possa rappresentare il primo passo di intese future capaci di creare valore per la società e i suoi stakeholder”, sottolinea la società in una nota. Subordinatamente all’approvazione della delibera di aumento di capitale da parte dei soci di BF, Intesa si è impegnata a sottoscrivere l’aumento di capitale entro il 31 gennaio 2022. In merito alle iniziative con Eni e Intesa: “Due grandi alleanze che rafforzano il disegno strategico e il posizionamento industriale del Gruppo. Oltre all’importante dotazione di capitale, queste partnership aprono nuovi mercati, forniscono know how e riconoscono la leadership di BF nel comparto agroindustriale nazionale”, sottolinea Federico Vecchioni, amministratore delegato di BF.