Italiani più ottimisti ma continuano a risparmiare soprattutto per le emergenze
Italiani più ottimisti ma il “progetto” in vetta alle preferenze resta comunque l’esigenza di risparmiare per affrontare nuove ed eventuali emergenze, non necessariamente di tipo sanitario. Così emerge dal consueto Osservatorio semestrale, realizzato da Anima Sgr, in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra. L’indagine ha analizzato i comportamenti finanziari, le abitudini di risparmio e i progetti delle famiglie italiane.
La lista dei progetti delle famiglie italiane
Ebbene, gli italiani preferiscono risparmiare per eventuali, nuove emergenze così pensa il 54% dei bancarizzati (cioè titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale), mentre fronte investitori la percentuale è più alta al 58%. In seconda posizione il progetto di andare in vacanza, importante per il 35% dei bancarizzati e il 39% degli investitori (prima si parlava rispettivamente del 38% e del 39%). Fra gli altri progetti, arretra l’attenzione ad “aiutare i familiari”: i dati sono piuttosto distanti da quelli della primavera ma vicini a quelli del periodo pre-Covid (16-18% dei bancarizzati e 18-24% degli investitori nelle rilevazioni di primavera e autunno 2019).
La situazione economica del nostro Paese, rispetto ad un anno fa, è migliorata secondo il 44% dei “bancarizzati” e il 52% degli “investitori”, contro il 9% e il 14% rispettivamente della rilevazione di marzo 2021. Stesso discorso per quanto riguarda la situazione economica dell’Italia tra un anno: il fronte dei bancarizzati ottimisti passa dal 33% di marzo al 48%, mentre nel segmento degli investitori dal 40% si sale al 54%.
L’indagine conferma anche questa volta la resilienza della propensione ad investire, ma al contempo va evidenziato il recupero di terreno da parte degli immobili. In particolare, il 62% dei bancarizzati e l’82% degli investitori, se oggi avesse dei soldi da investire, punterebbe su prodotti finanziari e, rispettivamente, passano dal 29% al 36%, e dal 28% al 32% fronte investitori, coloro che punterebbero sugli investimenti immobiliari.
Investimenti ESG: risparmiatori più informati
In linea con una maggiore sensibilità da parte dei singoli e delle società verso comportamenti più virtuosi in tema di sostenibilità e quindi ad essere sempre più propensi ad attuare i criteri ESG, l’indagine ha evidenziato come si riduca ulteriormente la quota dei risparmiatori che dichiarano di non aver mai sentito parlare di investimenti ESG. Nello specifico, la quota dei bancarizzati “inconsapevoli” si riduce al 40% dal 45% di marzo 2021 (mentre un anno fa si parlava del 47%) e nel segmento degli investitori, si passa al 26% dal 31% di marzo 2021.