Ftse Mib si ferma davanti a scoglio 28.000 punti, giornata sì per Telecom e Moncler
I mercati azionari oggi hanno accolto con favore la chiamata tra Biden e Xi Jinping, durata tre ore, che ha fatto intravedere la possibilità di migliori relazioni tra Stati Uniti e Cina. I leader delle due maggiori economie del mondo hanno convenuto che i loro paesi devono aumentare la comunicazione e la cooperazione. Sponda positiva anche daal fronte macro con indicazioni migliori delle attese sia dal PIL europeo che dalla congiuntura statunitense (sia vendite al dettaglio che produzione industriale hanno battuto le attese).
Mentre le Borse europee hanno aggiornato i massimi assoluti, è rimasta indietro Piazza Affari che oggi ha sottoperformato decisamente. L’indice Ftse Mib ha così mancato l’attacco allo scoglio dei 28mila punti chiudendo a 27.833 punti (-0,12%), sotto i massimi a oltre 13 anni toccati alla vigilia.
Tra i titoli oil si è mossa bene ENI (+0,41% a 12,492 euro) sulla scia delle indiscrezioni circa l’IPO di ENI R&R che potrebbe avvenire entro ‘autunno 2022 con sul mercato circa il 25-30% della società.
Nuovi massimi assoluti per Moncler (+0,90% a 69,16 euro) che si giova delle buone indicazioni arrivate da Kering con il marchio Gucci che dovrebbe andare a chiudere l’anno con ricavi in linea con i livelli pre-pandemia del 2019.
Chiusura a +1,29% per Telecom Italia a 0,338 euro, già ieri in prima fila sul Ftse Mib dopo il saliscendi delle ultime settimane. Secondo quanto riporta oggi il Messaggero, il comitato controlli e rischi farà oggi il punto sul contratto con Dazn con l’intento di modificare l’accordo e renderlo più redditizio alla luce dei riscontri attuali inferiori alle attese. Tra le ipotesi ci sarebbe una modifica alla revenue share, cioè la quota di ricavi in capo a Telecom; si ipotizza anche una rimodulazione del miliardo di investimenti previsto nel triennio.
Tra i segni meno spicca Generali con -2,47% a 18,765 euro. Male anche Enel con -0,88% cos’ come le altre utility (-1,65% Terna e -1,24% Snam).