Casa: 1 su 3 la cerca con servizio di portineria. I più interessati sono i giovani
La portineria non passa di moda. Più di una persona (il 38%) su tre in cerca di una casa in vendita o in affitto vorrebbe la portineria e una netta maggioranza di questi (81%) ritiene che si tratti di un servizio indispensabile. Nell’epoca della condivisone e della realtà virtuale quindi la portineria continua a mantenere la sua rilevanza. Si tratta di una delle principali evidenze emerse dalla survey di Immobiliare.it su un campione di oltre 3.000 utenti alla ricerca di un’abitazione.
A sorpresa, a desiderare di poter usufruire di questo servizio sono soprattutto i giovanissimi: infatti il 58% degli under 30 ha risposto positivamente, la percentuale più alta tra le diverse fasce d’età prese in esame. Sono invece i senior (gli over 60) che risultano poco interessati alla portineria: quasi i tre quarti, infatti, ha dichiarato che non si tratta di un desiderata nella nuova sistemazione.
Lo smistamento della posta e dei pacchi e la sorveglianza dell’edificio sono, a parimerito (40% ciascuno), le mansioni alle quali gli italiani danno più importanza. A preoccuparsi della sicurezza sono soprattutto i giovanissimi e i senior: il 46% e il 55% rispettivamente dei partecipanti nelle due fasce d’età l’ha indicata come prioritaria. La ricezione della posta è invece il servizio più importante per il 55% dei rispondenti nella fascia d’età 31-45, la percentuale più alta tra tutte.
E chi già vive in uno stabile con portineria? Solo un terzo dei rispondenti ha già un’esperienza pregressa e di questi ben il 65% giudica l’esperienza in modo positivo.
“Il poter usufruire della portineria è certamente un desiderio comune tra quanti sono alla ricerca di una nuova casa, tuttavia spesso si scontra con l’elevato costo del servizio che incide in maniera significativa sulla spesa allocata mensilmente per il condominio – commenta Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Questo è particolarmente vero quando si parla di edilizia del dopoguerra, che presenta stabili di piccole dimensioni dove quindi la spesa va ripartita tra poche famiglie e il/la portinaio/a rimane appannaggio dei più abbienti. Negli ultimi anni, invece, con l’avvento dei super-condomini, solitamente di proprietà di grandi fondi di investimento, le cose sono cambiate: il costo della portineria, suddiviso tra un numero considerevolmente più elevato di famiglie, è diventato più accessibile e di conseguenza la domanda è cresciuta”.
La portineria di quartiere
Tra quanti invece non sono interessati al servizio, meno del 9% si è informato sulla possibilità di usufruire di una “portineria di quartiere” nei dintorni della nuova abitazione. Negli ultimi anni, infatti, in molte grandi città (ma anche in alcuni comuni più piccoli) sono nate diverse iniziative volte ad alimentare la vita di quartiere e diverse attività locali, oltre ad offrire tutti i servizi tipici di
una portineria, hanno anche messo a disposizione i propri spazi come luogo di incontro e condivisione tra vicini, creando occasioni di socialità e di circolarità. Tuttavia, tra quanti sono mostrati interessati a questa opzione, poco più del 7% afferma che non esista un servizio simile nella zona di ricerca. In generale più del 62% degli intervistati non era a conoscenza di questo tipo di opportunità e la percentuale più elevata (69%) riguarda gli utenti nella fascia d’età 46-60. I più smart in questo senso sono, inaspettatamente, gli over 60, più di un quinto è a conoscenza del servizio anche se non disponibile in zona. Chi ne usufruirà maggiormente sono invece gli under 30, infatti ha risposto positivamente il 5,6%.