Casa: la ristrutturazione green ne aumenta il valore fino al 10%, 5 consigli per migliorare l’efficienza idrica
Le case ecosostenibili non sono mai state così richieste: complici i rincari di luce e gas e la prospettiva di un peggioramento ulteriore delle bollette, investire in immobili che possono offrire spese più contenute, oltre che una maggior tutela dell’ambiente, sta diventando un trend. Se è vero che sono le nuove costruzioni a garantire classi energetiche migliori, chi ha un immobile da vendere può puntare ad una ristrutturazione in chiave sostenibile: oltre a rispondere a questa domanda green, offre un aumento di valore dell’immobile tra il 2% e il 10%, affitti più alti (tra 2% e 8%), e un dimezzamento dei tempi di vendita (da 8 a 4 mesi).
Ma sostenibilità non significa solo energia elettrica. In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, che si celebra proprio oggi il 22 marzo, Dove.it ha stilato 5 consigli per migliorare il consumo di acqua nella casa.
1- Approfitta del bonus idrico per sostituire sanitari e rubinetti
Sanitari e rubinetti sono fattori strategici per migliorare il consumo di acqua in casa: oltre il 15% del consumo idrico domestico interno, ad esempio, passa dai rubinetti. Apparecchi a scarico ridotto e a limitazione di flusso d’acqua sono in grado di ridurre gli sprechi fino al 30%. Anche il governo sta incentivando l’acquisto di sanitari e rubinetti di nuova generazione: mentre è online da poche settimane la piattaforma per chiedere il famoso “bonus rubinetti” per le spese sostenute nel 2021, per quelle del 2022 il contributo è confermato ma sotto forma di credito d’imposta.
2- Controlla e risolvi eventuali perdite alle tubature
I servizi igienici sono una delle principali fonti di utilizzo dell’acqua nelle case, convogliando quasi il 30% del consumo idrico interno. Sono anche una delle principali fonti di spreco di acqua a causa delle perdite alle tubature, che spesso sono sottovalutate. Prima ancora di sostituire sanitari e miscelatori è bene effettuare una buona manutenzione, per evidenziare e risolvere eventuali criticità.
3- Crea un giardino con piante “water-wise”
In giardino “water-wise”, niente è lasciato al caso. Le piante, ad esempio, andrebbero scelte sulla base delle loro esigenze idriche: è preferibile optare per varietà autoctone che richiedono poca acqua, resistenti persino alla siccità. Puoi, in alternativa, organizzare il cortile in idrozone, in base al fabbisogno idrico, usando un programma di irrigazione diverso per ciascuna; puoi sostituire le siepi perenni con piante che chiedono meno acqua; ancora, puoi fare a meno del prato e scegliere pacciame, ghiaia o erba artificiale.
4- Crea un impianto di irrigazione delle piante con acqua piovana
Migliaia di litri di acqua piovana cadono ogni anno sul tuo tetto, quindi perché non raccoglierla? Quest’acqua può essere utilizzata per tantissime attività, ad esempio convogliandola in un impianto di irrigazione per le piante con acqua piovana. Naturalmente, controlla che gli irrigatori funzionino correttamente e non perdano acqua, e regolali in modo da far innaffiare solo lo spazio verde. È possibile installare un sistema di irrigazione intelligente con sensori di umidità del suolo o aggiungere queste caratteristiche al proprio impianto.
5- Migliora la qualità dell’acqua da bere in casa
Una casa idricamente sostenibile è anche una casa in cui non si usano le bottiglie in plastica: l’acqua che scorre dai nostri rubinetti è potabile, ma è comunque possibile installare sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua da bere. Anche in questo caso c’è un bonus da sfruttare: un credito d’imposta del 50%, in vigore fino al 31 dicembre 2022, per l’acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare E290. L’importo massimo della spesa su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche.