Superbonus: un giro di affari di oltre 8 mld. I passi per ottenerlo
Oltre 8 miliardi è il giro d’affari che metterà in moto il Superbonus per il biennio 2021-2022. Lo prevede il rapporto del Cresme, in collaborazione con la Camera dei Deputati, facendo riferimento a un patrimonio immobiliare pari a 6 milioni di edifici, nei quali vi sono 19 milioni di abitazioni. In relazione alla riduzione del rischio sismico (Bonus Sisma), è stato determinato l’universo potenziale dei lavori in 1.011 miliardi di euro. Gli interventi in ambito di efficienza energetica, invece, assommano a quasi 600 miliardi di euro.
Secondo l’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori, i potenziali benefici economici del Superbonus sono pari a 6 miliardi di euro di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di euro di ricadute sull’economia nel 2021.
Il Superbonus è un’agevolazione fiscale, pensata per riqualificare i condomini e le singole abitazioni, sia prime che seconde case. Per
capire se è possibile applicare il Superbonus – con cessione del credito o sconto in fattura – è fondamentale che ci sia da parte di un tecnico uno studio di pre-fattibilità, al fine di verificare tutti gli aspetti di natura tecnico-economica per l’accesso agli sgravi fiscali.
L’aliquota del Superbonus 110% viene applicata anche a tutti gli interventi tradizionali dell’Ecobonus (che normalmente godrebbero del 50-65%), quando vengono effettuati contestualmente a uno degli interventi trainanti (isolamento termico delle superfici opache e sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti). I limiti di detrazione in questo caso sono quelli già presenti per l’Ecobonus. Tra gli interventi trainati, che possono essere realizzati contestualmente vi sono: la sostituzione dell’impianto di riscaldamento autonomo e dell’impianto di acqua calda con scaldacqua a pompa di calore, l’installazione di pompe di calore, sistemi ibridi (intesi come
sistema principale di riscaldamento) e l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari termici.
Ai fini dell’applicazione della detrazione del 110%, bisogna conseguire con i lavori il miglioramento di almeno due classi energetiche rispetto alla classe ante interventi; la maggiore efficienza deve risultare dall’APE (attestato di prestazione energetica) ante e post lavori. In questo scenario Viessmann, leader di mercato per le soluzioni per centrali termiche, supporta, con le sue diverse soluzioni di impianto(caldaie, pompe di calore e sistemi ibridi, impianti solari e fotovoltaici), le scelte di chi vuole avere la certezza di accedere sia al Superbonus che all’Ecobonus, nella tranquillità di prestazioni e risparmi garantiti.