Bollette: mercato tutelato o libero? Quasi 1 su 2 non si è ancora attivato
La fine del mercato tutelato è stata rimandata ancora e scatterà al primo gennaio 2023 e non più per l’inizio del 2022. Forse un bene se si considera che quando si parla di mercato libero o tutelato sono ancora molti i consumatori con le idee poco chiare. E’ ciò che emerge dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, secondo cui addirittura 7 milioni di italiani non sono in grado di dire se il loro contratto di luce o gas sia con un operatore del mercato libero o nel servizio di maggior tutela. Non solo. Tra coloro che sono nel mercato tutelato, più di 1 su 3 non sa che questo è destinato a terminare.
Analizzando nel dettaglio le risposte degli intervistati che hanno un contratto nel mercato tutelato emerge che, forse a causa dei numerosi rinvii che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni, quasi 1 su 2 (49,5%) ha dichiarato di non essersi ancora attivato per trovare un’alternativa nel mercato libero, pur sapendo della fine del regime di tutela. Scomponendo il campione a livello territoriale emerge che i più pigri sembrano essere i residenti nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole. Qui più di 1 su 2 (50,8%), pur sapendo del termine del servizio di maggior tutela, non si è ancora adoperato per passare al mercato libero.
“Il consiglio è di informarsi e attivarsi il prima possibile per il passaggio al mercato libero – suggerisce Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it – non solo per non farsi trovare impreparati all’appuntamento, ma soprattutto perché il passaggio può comportare risparmi sulla bolletta”. È bene ricordare che il cambio da un regime all’altro può essere fatto in qualsiasi momento e senza alcun costo, non è previsto alcun intervento sulla linea e non vi sono interruzioni nella fornitura di luce o gas.