Mutui: domanda in crescita trainata dai tassi bassi, ma a ottobre ritraccia su timori Covid
La domanda di mutui in Italia rimane sostenuta, registrando una crescita a doppia cifra. Secondo la nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it, dopo il forte rallentamento del periodo di lockdown, nei quattro mesi successivi si è consolidato un percorso di ripresa, con aumenti pari a +13,3% a giugno, 30,1% a luglio, +33,7% ad agosto e +13% a settembre. Grazie soprattutto ai tassi sui minimi storici, con gli indici IRS che da mesi restano a valori prossimi allo zero, in alcune occasioni scendendo addirittura in terreno negativo.
Oggi è possibile finalizzare un mutuo a tasso fisso a tassi non troppo distanti da quelli variabili: acquistare una casa di valore 220.000 euro con un mutuo di 140.000 euro a 20 anni comporta un tasso di interesse fisso pari allo 0,40% mentre per l’omologo mutuo il tasso di interesse variabile risulta essere pari allo 0,30%. La forchetta fra tassi fissi e variabili risulta dunque essersi ristretta enormemente nel corso dei trimestri, portando il differenziale fra tassi fissi e tassi variabili a non più di 10-20 punti base rispetto differenziali storici compresi fra i 50 e 100 punti base.
Questo andamento continua a favorire la domanda di surroghe (sul canale hanno rappresentato nel terzo trimestre circa il 46% del totale), anchse se il peso delle nuove richieste di mutuo con finalità acquisto risulta in costante crescita da inizio 2020 e raggiunge il 46% del totale delle richieste raccolte nel terzo trimestre.
Tuttavia, le rilevazioni relative alle prime tre settimane di ottobre mostrano una brusca interruzione della dinamica positiva (con una flessione prossima al -8%) che potrebbe essere riconducibile anche alla crescente preoccupazione delle famiglie per il veloce aumento dei casi di positività al Covid-19 in Italia e alla conseguente riprogrammazione degli impegni di spesa più onerosi, come nel caso dell’acquisto di un’abitazione.
“La situazione attuale risulta di forte incertezza e il timore di nuovi impatti negativi legati all’evoluzione della situazione Covid sembrerebbe rallentare se non addirittura invertire la ripresa della domanda di mutui registrata nel corso degli ultimi mesi. A livello di nuove erogazioni, al momento lo scenario più probabile è quello di una sostanziale stabilità del mercato dei mutui residenziali sul 2020 – commenta Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it – La crescita del mercato dipenderà ad ogni modo sempre più dall’evoluzione della domanda di mutui per acquisto casa, che pur potendo beneficiare di quotazioni immobiliari sempre molto interessanti di provvedimenti normativi di rilancio dell’immobiliare come l’ecobonus, il superbonus e le relative possibilità di cessione credito, potrebbe subire una nuova battuta d’arresto dovuta alla riprogrammazione degli impegni di spesa delle famiglie a causa dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria”.